La Basilica di San Giovanni Maggiore accoglie la mostra multimediale
Non appena si è nella Basilica di San Giovanni Maggiore a Napoli si è completamente rapiti. I suoni, i colori sono i protagonisti di un’esperienza sensoriale dove l’arte fluisce nella sua più grande espressione. Ad accogliere il visitatore è una riproduzione della camera di Van Gogh ad Arles dove il pittore, come specificato nel viaggio multimediale, ha dato luogo ad una prolifica produzione di 300 quadri in soli 15 mesi. Nella sala antistante si è catapultati in un’area dove è riprodotta la voce del pittore intento a narrare la sua tormentata esperienza artistica la cui grandezza scavalca i limiti umani. L’artista si racconta. Racconta l’incomprensione dei più e la passione ardente attraverso cui sgorgavano fuori per mezzo dei pennelli capolavori indiscussi come “Notte stellata” o “I Girasoli”. Sono proiettati i suoi autoritratti che nel degenerare dell’insanità mentale assumono i tratti di un’anima dannata. Ribelle e dannata, incompresa, sola,sublime. “Voglio che la gente dica delle mie opere sente profondamente, sente con tenerezza”. Egli che penetrava l’anima del mondo da quel mondo era violato, offeso, tediato. Ed è proprio questo che ci comunica la Immersive experience, un’esperienza multimediale realizzata mediante un innovativo sistema di proiezioni di 3D mapping. Un momento imperdibile che, non appena indossati i visori, ti trasporta all’interno delle espressioni artistiche più significative e dirimenti del pittore nativo di Zundert. Il visitatore è infatti circondato dal paesaggio naturalistico di Arles dove la natura si configura come prediletta attrice protagonista dei quadri dell’autore. Una natura ridente dove prevalgono il giallo e i blu. Il tutto si contraddistingue per il tocco psichedelico nell’uso dei pennelli dove la resa finale ,dando vita ad immagini ben definite, tradisce l’irrazionalità dell’ olandese sempre dirompente ed autentico. La Van Gogh immersive experience è un momento tutto da sentire fin nelle zone più recondite dell’animo, fin nell’intimo affinché l’arte possa rivelarsi mezzo di conoscenza interiore e del mondo circostante.