Con una lettera aperta inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai vertici istituzionali di governo nazionali e locali, dai toni molto partecipati e propositivi, il Circolo ILVA Bagnoli riprende e dà nuova forza al discorso avviato con l’iniziativa di un concorso di idee-progetto per la valorizzazione del nostro sodalizio nella rigenerazione di Bagnoli.
L’iniziativa ha ottenuto risposte significative e innescato un dibattito di notevole impatto scientifico e politico, oltre che stimolare un contributo dei giovani più disponibili a farsi carico del futuro della loro comunità. L’obiettivo di fondo è la volontà di “collaborare utilmente con le istituzioni e contribuire a pensare come rigenerare il territorio senza “cancellare” i suoi caratteri identitari e distintivi, le aspirazioni, i bisogni, la cultura della sua comunità e, con essi, i servizi sociali, culturali di inclusione sociale che produciamo da 110 anni”. La lettera aperta nasce dalla sollecitazione di alcune esigenze operative e dalla necessità di ribadire concetti che la platea di soci del Circolo ILVA Bagnoli (1800 soci e attività sportive e ricreative che coinvolgono oltre 280mila cittadini) ritiene prioritari. E che finora non hanno trovato adeguato riscontro nella gestione del PRARU.
Il primo obiettivo è “l’opportunità di salvaguardare quanto di positivo è
rimasto nel territorio anche in ossequio ai moniti della Convenzione Europea
del Paesaggio”, che è stata sottoscritta anche dall’Italia”. La seconda
preoccupazione nasce dalla constatazione che l’intesa tra Comune, Regione e
Stato per l’implementazione del PRARU – “che noi apprezziamo” – non hanno
ancora lasciato tracce sull’attuale pianificazione urbanistica. La conclusione
è in linea con le sollecitazioni riproposte: “Confidiamo nell’attenzione dei
vertici istituzionali ma ancor più affidiamo la questione esposta alla
sensibilità che Ella ha più volte dimostrato nell’esercizio del Suo alto
magistero”.
Lettera Aperta
Al Presidente della Repubblica,
Al Presidente del Consiglio dei Ministri,
Al Presidente della Regione Campania,
Al Sindaco di Napoli
Siamo quel che resta della grande acciaieria che in questo territorio ha sedimentato cultura del lavoro, della solidarietà, del rispetto delle leggi e della Costituzione.
Con il contributo e il lavoro volontario dei nostri 1800 associati teniamo in affidamento e cura una piccola parte del territorio soggetto al regime urbanistico del “Programma di Risanamento Ambientale e Rigenerazione Urbana dell’area di Bagnoli-Coroglio” (PRARU). In questi spazi svolgiamo attività sportive, sociali, culturali, ludico-ricreative, per le diverse generazioni e per portatori di disabilità psichiche e motorie, colmando oggettive carenze e lacune che il sistema pubblico mostra in particolare in questo territorio. A tali attività, nell’arco di un anno, partecipano mediamente circa 284.000 persone.
Con il PRARU
si intende riparare ai danni ambientali prodotti dalle attività industriali.
Per questo obiettivo ci battiamo sin da quando lavoravamo in fabbrica, ma ci
chiediamo per quali ragioni l’azione del PRARU non considera l’opportunità di
salvaguardare quanto di positivo è rimasto nel territorio? (Ciò sarebbe
coerente, peraltro, con la Convenzione Europea del Paesaggio sottoscritta dallo
Stato italiano).
Con nostra lettera (prot. R18/17 del 30/10/2017) abbiamo segnalato la
questione alla Presidenza della Repubblica. Siamo stati più volte ascoltati da
esponenti di tutti i livelli istituzionali; abbiamo sempre ricevuto
apprezzamenti, riconoscimenti e rassicurazioni per l’importante funzione che il
Circolo Ilva Bagnoli svolge, ma non ne troviamo adeguato riscontro negli atti
dell’attuale Pianificazione urbanistica. Abbiamo qualche motivo per ritenere che il processo
decisionale per l’implementazione del PRARU, non sia stato compiutamente
informato ai princìpi e alle regole nazionali e comunitarie di
“Partecipazione”. Apprezziamo molto -e sosteniamo- gli sforzi di intesa
tra i diversi livelli istituzionali, ma rileviamo asimmetrie informative che possono
incidere negativamente sugli obiettivi di rigenerazione urbana che sono cari,
innanzitutto, alle comunità residenti. Per tali ragioni abbiamo promosso un concorso di
idee-progetto con il quale intendiamo collaborare utilmente con le Istituzioni;
contribuire a pensare come rigenerare il nostro territorio senza “cancellare” i
suoi caratteri identitari e distintivi, le aspirazioni, i bisogni, la cultura
della sua comunità e, con essi, i servizi sociali, culturali di inclusione
sociale che produciamo da 110 anni tra le comunità di questo territorio.
Confidiamo
nell’attenzione che i vertici istituzionali di governo vorranno porre a questa
comunicazione. Abbiamo altresì fiducia nella sensibilità che il Presidente
Mattarella ha più volte dimostrato sulla qualità dei rapporti tra i Cittadini e
le loro Istituzioni Democratiche nell’esercizio del Suo alto magistero.
Con viva cordialità e rispetto
Napoli, 13
settembre 2019
Il Presidente
Vittorio Attanasio