Ci capita spesso, quando meno ce lo aspettiamo, che un motivo musicale, una canzone si insinua nel nostro cervello. Infatti diciamo “mi sono svegliata con una musica in testa”, motivetto che dopo qualche ora diventa un tormentone che non riusciamo a scacciare.
La canticchiamo nella doccia, mentre andiamo al lavoro in macchina, in metropolitana.
C’era una canzoncina cantata da Mina nella canzonissima del 1968 intitolata “Zum zum zum” che diceva:
“Sarà capitato anche a voi
di avere una musica in testa,
sentire una specie di orchestra
suonare suonare suonare suonare, zum zum zum zum zum zum zum zum zum,
la canzone che mi passa per la testa,
non so bene cosa sia
dove e quando l’ho sentita,
di sicuro so soltanto che fa
zum zum zum zum zum zum zum zum zum,
la cantavo stamattina appena sveglia
e cantandola ho pensato che non è poi tanto male
specialmente nel pezzetto che fa
zum zum zum zum zum zum zum zum zum……”
La musica, in tutte le sue forme è il “mezzo” per rilassarsi ed anche per sfogarsi, è una componente di grande importanza in tutti i momenti della nostra vita, l’ascoltiamo in macchina andando al lavoro, in casa mentre siamo intenti alle faccende domestiche, quella che usiamo mettere in sottofondo durate le serate con gli amici, che ascoltiamo nei centri commerciali, negli ascensori, quando al telefono ci mettono in attesa…..
Ma, soprattutto è elemento essenziale di intrattenimento nel cinema, nella televisione.
Insomma la musica accompagna, a volte, anche in maniera ossessiva e fastidiosa, ogni momento della nostra vita.
Oggi, mentre siamo in giro alla ricerca degli ultimi regali da mettere sotto l’albero per festeggiare il Natale 2018, sono stati pubblicati i nomi dei cantanti che parteciperanno alla 69^ edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo oppure, come viene semplicemente chiamato, “Sanremo”.
Il Festival si svolgerà al Teatro Ariston di Sanremo dal 5 al 9 febbraio 2019 ed è condotto per il secondo anno consecutivo da Claudio Baglioni, che ne è anche il direttore artistico.
Il 29 gennaio 1951, Nunzio Filogamo, storico conduttore, in diretta radiofonica, con la sua famosa frase “amici vicini e lontani” diede inizio alla prima edizione del festival dal Salone delle feste del Casinò di Sanremo, la televisione ancora non era arrivata in Italia.
Gareggiavano solo Nilla Pizzi, Achille Togliani e il Duo Fasano, alternandosi nell’esibizione delle venti canzoni inedite in gara.
A vincere fu Nilla Pizzi con Grazie dei fiori.
Il 3 gennaio 1954 la televisione entra nelle case degli italiani. Io avevo solo tre anni. Inizialmente i programmi erano in bianco e nero e solo nel 1977 entrò il colore.
Non so quando i miei genitori comprarono la Televisione, forse avevo 4 o 5 anni, perché allora aveva un costo esorbitante, costava quasi quanto un’automobile, nel nostro palazzo pochi potevano permettersela.
La sera quando iniziavano le trasmissioni amici e vicini venivano a casa nostra portandosi le sedie e il nostro salotto diventava una sala cinematografica, specialmente quando c’era il Festival di Sanremo.
L’edizione del Festival del 1955 fu la prima a essere trasmessa dalla televisione, anche se non dall’inizio ma alle 22:45, dopo la fine del varietà Un due tre., ma la serata finale, invece, fu trasmessa in contemporanea con la radio dalle ore 22:00.
A vincere la competizione fu Buongiorno tristezza, cantata da Claudio Villa e Tullio Pane.
Ricordo i commenti dei presenti durante la gara. Chi preferiva quel cantante, chi il tal’altro, qual’era l’abito più bello.
Ma una voce comune ed un urlo da parte di tutte le ragazze presenti sorgeva quando entrava in scena Achille Togliani, il bello della canzone.
Si alzava il volume della televisione al massimo per fare ascoltare le canzoni dei partecipanti anche a chi non poteva essere presente.
Sulla scia del Festival di Sanremo nacque nel 1952 il Festival della canzone partenopea meglio conosciuto come Festival di Napoli.
Ricordo che si teneva in estate, forse nel mese di giugno, perché faceva caldo.
Un famoso film di Dino Risi del 1966, Operazione San Gennaro, con un magnifico Nino Manfredi e con la partecipazione di Totò, descrive in chiave umoristica il furto del tesoro di San Gennaro.
Dopo varie vicende per cui fallisce il tentativo di furto, Dudù (Nino Manfredi), propone di ritentare il colpo durante la serata finale del Festival di Napoli, per approfittare di una città semideserta e distratta dalla manifestazione canora.
Infatti il festival di Napoli, per i napoletani era un appuntamento imperdibile.
Quando c’era solo la radio la musica si ascoltava, ma, con l’arrivo della televisione nelle case l’unione tra immagine e suono ha aumentato il significato della musica, ne ha arricchito il contenuto, dando più forza al messaggio, basta pensare al potere espressivo del cinema e della danza.