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Ultimate le ultime riprese, dopo alcuni mesi di intenso lavoro nei Campi Ardenti, tre allievi dell’Istituto di Documentario ZeLIG di Bolzano hanno appena lasciato Pozzuoli, salutati con un brindisi beneaugurante dagli amici dell’associazione culturale LUX in FABULA. Un viaggio verso il loro punto di partenza per completare il percorso della propria “Tesi di laurea” da presentare, come previsto alla fine corso di studio teorico-pratico di documentaristi. L’assemblaggio del docufilm sui Campi Flegrei, da completare entro la prossima estate presso i laboratori della scuola, è previsto per una durata di circa 42 minuti. La diffusione del cortometraggio è auspicata non solo per l’ambito nazionale, ma presumibilmente pure per alcuni specifici ambiti cinematografici internazionali. Il progetto del ventitreenne regista valdostano Filippo Maria Pontiggia, in cooperazione con l’altoatesina Mara Godino e dalla pugliese Giulia Epifani, rispettivamente specialiste alle riprese e al montaggio, è originata da un’alta considerazione sul patrimonio culturale rappresentato dai Campi Ardenti, un luogo da loro così intensamente vissuto in questi mesi di permanenza. Un intenso e appassionato lavoro con l’intento di trasformare, come tradizione della loro Scuola di Documentario, con la loro opera, in un prodotto degno della bellezza di una musa della “Settima Arte”.
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“Il mio grande interesse per questo territorio, poi trasmesso ai colleghi di corso – dichiara il portavoce Pontiggia – nacque già tre anni fa, quando in una escursione nei Campi Flegrei, ebbi la opportunità di visitare il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, restando colpito dal suo fascino ricco di storia e di mito delineato da questi luoghi ricchi di meraviglia. Quello che vogliamo raccontare con la nostra opera – continua il giovane regista di Aosta – è la stratificazione storica che emerge continuamente nei luoghi ma anche nelle persone e nelle loro tradizioni. Tutto deve fluire in una narrazione senza pregiudizi, scoprendo questo mondo con la massima apertura”.
Non solo per l’attrattiva, ricchezza e bellezza del paesaggio dei Campi Ardenti, ma anche per la naturale caratteristica e la propensione all’accoglienza da parte dei flegrei, i documentaristi hanno potuto vivere anche una coinvolgente esperienza umanizzante, un valore che va ben oltre l’apprezzamento dei residenti per gli interessanti e graditi intenti didattici e professionali di questi novelli viaggiatori del “Grand Tour”.
Notevole una evidente peculiarità: questi film-makers sono riusciti ad entrare così ben in sintonia con la comunità flegrea ospitante, tanto da ricevere da essa spontaneo sostegno logistico e organizzativo durante il loro evidente appassionato intenso lavoro. Presso la sede dell’associazione puteolana LUX in FABULA, si è potuto concretamente percepire di quanto questo “Tris” di giovani sia destinato a rappresentare una sicura risorsa per la cinematografia del nostro Paese. Alla rampa Cappuccini 5, sede del sodalizio, i “nostri” Filippo, Mara e Giulia hanno avuto modo di mostrare ai convitati ad un incontro ad essi dedicato che li vedeva protagonisti, alcune loro precedenti esperienze filmiche. Cortometraggi unici di precedenti lavori documentaristici realizzati nel corso del loro specifico percorso formativo. Una proiezione commentata che ha visto in quell’interessante momento socio-culturale la presenza di cultori di storia locale. Con l’occasione, ai tutti benaccetti ospiti giunti dall’Alto Adige, sono stati verbalmente offerti, nel corso della proiezione, anche alcuni “documentati” aspetti della cultura del territorio e della memoria dei luoghi. Notizie probabilmente a loro utili – e chissà da inserire non solo nel loro lavoro cinematografico – per il loro sentire un mito presente nel sito flegreo, tra cui il senso di accoglienza e quello di ospitalità da parte di quanti dimorano in questo ardente territorio dotato anche di ulteriori e straordinari poteri.
Si ringrazia per le foto Enzo Buono
Aldo Cherillo