La vita delle donne meno fortunate spesso percorre binari distorti, cui viaggio non porta alle destinazioni desiderate. Le linee si intersecano seguendo un disegno contorto, dove ogni retta si scompone in molteplici tratti, fino a esaurirsi, cancellate dal destino contrario.
Le donne protagoniste di questo racconto poliziesco sono accomunate dal bisogno estremo di calcolare la dose giusta, per riempire un vuoto abissale che le separa dal vero amore.
La vicenda ruota intorno a un gruppo di agenti impegnati a risolvere il caso di una giovane prostituta trovata impiccata, all’interno di un appartamento delle Case Rosse, un edificio posto nei dintorni di Bologna, privo delle grazie architettoniche che rendono celebre la città.
Iniziano le indagini, ponendo in evidenza le stagioni della vita, le quali percorrono storie che all’apparenza non hanno un nesso tra loro, ma le assi rotanti del destino le mette in comunicazione, tanto da permettere a Paola Zaccheroni, l’autrice, di narrare una vicenda che racchiude in sé il seme della discordia e al tempo stesso dell’amicizia profonda.
Le radici della menzogna sature di false verità, incontrano un ostacolo naturale che nasce dall’istinto primordiale della salvaguardia. Un barbone chiamato Oro ne è consapevole, sarà lui che scoprirà l’alleanza fraterna che lo lega a Tamara, una giovane cura il suo aspetto esteriore, senza chiedere nulla in cambio.
La fuga di un minore, una suora complice di un segreto, false identità portano il lettore all’interno di un dramma umano dai contorni foschi.
La dinoccolata figura di una bambola appesa a un filo, fa da sfondo a uno scenario inquietante, Bologna interpreta una favola nera dove non ci sono principi e principesse, se non le grottesche figure di esseri pronti a tutto pur di fuggire alla legge.
Nella selva oscura della collana Giungla Gialla si aggiunge un nuovo capitolo da non perdere!
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