Si è svolta con grande successo la serata di beneficenza organizzata dalla delegazione campana
dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino dello scorso 3 dicembre 2024. Per l’occasione sono state
combinate inziative e progetti contro la violenza sulle donne con una degustazione d’eccezione. Tre vini
campani, pasticceria e cioccolateria napoletana e tre ottimi Porto selezionati e presentati da un ospite
d’eccezione, Carlos Dos Santos, Amministratore delegato Amorim Cork Italia da sempre sensibile alle
iniziative dell’Associazione Le Donne del Vino.
Una serata organizzata presso Casa Mehari dell’area flegrea della città metropolitana di Napoli, bene
confiscato alla criminalità, a cui è stato devoluto il ricavato dei tanti biglietti venduti.
Il valore di questa location e, soprattutto, delle attività che porta avanti tutto l’anno sono state presentate
e raccontate in un video prima dell’intervento del sindaco di Quarto Antonio Sabino e della Presidente
dell’ATS Mariolina Trapanese, a cui sono andati i ringraziamenti per la calda ospitalità che ha visto il
coinvolgimento dei ragazzi down, Daniele e Alessio, dell’associazione La bottega dei semplici pensieri di
grande professionalità; artefici anche dei prodotti realizzati sul territorio e disponibili per regali natalizi e
non solo.
Subito a seguire, Carlos Dos Santos, direttamente dal Portogallo, ha presentato i tratti principali del
mitico vino fortificato con secoli di storia, una produzione complessa e specifica e le diverse tipologie di
questo vino dolce dalle mille sfumature. Tre le etichette presentate che hanno conquistato il pubblico
addirittura sovvertendo le preferenze di partenze di alcuni ospiti, e sono state servite in coppia con i 3 vini
campani selezionati per l’occasione in abbinamento a cioccolato fondente di Gallucci; sfogliatella, pastiera
al cioccolato e panettone Falanghina e percoca di Campi Flegrei Box di Francesco D’Alena. La
degustazione è stata guidata da Tommaso Luongo, Presidente AIS Campania e Chiara Giorleo, giornalista
e moderatrice della serata.
Taurasi DOCG “Pago dei Fusi” 2009 di Terredora rotondo e persistente, di grande sobrietà, il passito di La
Sibilla “Passio” 2016 con tutto la sua qualità minerale e reso ancora più complesso dall’evoluzione in
bottiglia nonché il passito di La Cantina del Vesuvio, goloso e accattivante, sono stati presentati dalle 3
socie produttrici: Daniela Mastroberardino, Michela Di Muzio ed Ester Grosso. I tre porto si sono distinti,
a loro volta, per qualità e personalità: il LBV 2017 Dow’s, un Ruby denso e accogliente che con il cioccolato
ha trovato il connubio perfetto; il Porto Fine Tawny Quinta do Tedo, ha conquistato per l’eleganza della
stratificazione di spezie, frutta secca, morbidezza e persistenza. Infine, Tawny Graham’s con indicazione
dell’età (20 anni) di grande complessità e definizione tanto da sposare appieno la pasticceria napoletana
nota nel mondo per carattere.
La degustazione si è inserita nel più ampio contesto dell’iniziativa Essenze di Vite presentato in occasione
dello scorso Vinitaly e che vede la collaborazione dell’Associazione Le Donne del Vino e AIS per
l’assegnazione di 7 borse di studio per professionalizzarsi nel settore vino in nome dei femminicidi di 2
socie. Così, dopo i saluti dell’Assessora Regionale alla scuola e politiche sociali e giovanili della Regione
Campania Lucia Fortini, è stata passata la parola a Carmela Bruna Musello, Dirigente scolastico IPSEOA
Duca di Buonvicino, da sempre vicina alle iniziative dell’associazione. Dopo la presentazione del progetto
fatto proprio dalla presidente Nazionale dell’Associazione, Daniela Mastroberardino, è stata consegnata la
borsa all’assegnataria campana Enza Cipolletta, ex studentessa del suddetto Istituto, alla presenza di
Mastroberardino e della dirigente stessa oltre che di Tommaso Luongo per l’AIS e Valentina Carputo,
delegata regionale Le Donne del vino Campania.
A Valentina Carputo vanno i complimenti per la realizzazione di un appuntamento così ricco e di qualità,
affiancata dalle socie tutte come Emilia Costa e Antonia Bujevich, sommelier responsabili del servizio;
momento arricchito dall’intervento molto sentito di Arturo Delogu intervenuto per la lettura del
monologo “Io non ho fatto niente” di Maurizio De Giovanni.