Si tratta di un libro pensato appositamente per i ragazzi flegrei della scuola primaria e della scuola secondaria.
Parliamo della favola scientifica “Flegrella. La caldera che racconta la storia geologica dei Campi Flegrei” (Collana ScuolArt di Villaggio Letterario, giugno 2024) presentata ieri pomeriggio 8 luglio presso la prestigiosa sede dell’Osservatorio Vesuviano di Napoli. Gli autori sono i vulcanologi Franco Foresta Martin e Sandro de Vita ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e l’architetto Anna Russolillo del Suor Orsola Benincasa che collabora con l’INGV a ricerche geoarcheologiche.
La presentazione è stata moderata da Gianni Ambrosino direttore VG di Canale 21 e ha visto tra gli interventi il direttore dell’Osservatorio Vesuviano Mauro Di Vito e l’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Pozzuoli Vittorio Festa.
Ha aperto la presentazione il direttore Mauro Di Vito che ha sottolineato come «il ruolo delle istituzioni scientifiche che si occupano dello studio e del monitoraggio dei fenomeni naturali potenzialmente pericolosi, debba essere sempre più quello di affiancare alle attività di ricerca anche quelle di diffusione della conoscenza, allo scopo di raggiungere tutte le fasce d’età della popolazione, in modo da informare correttamente ed educare i cittadini ad una cultura del rischio. Solo così si rende possibile una efficace applicazione dei piani di emergenza, qualora dovesse presentarsi, in futuro, la necessità di applicarli».
A seguire è intervenuto l’assessore Festa che dopo aver portato i saluti del sindaco Luigi Manzoni, è intervenuto come pedagogista sostenendo che «abbiamo avuto dalla Regione Campania degli opuscoli ma, che non rappresentano quello che può offrire questo libro da un punto di vista pedagogico. Da pedagogista ho rilevato per esempio l’uso della geografia, delle parole chiave, delle mappe concettuali, tutti strumenti che chiaramente oggi i ragazzi sono tanto abituati a utilizzare e ciò sottolinea l’ abilità, le conoscenze e le competenze degli autori del libro».
Per Franco Foresta Martin «Flegrella, per chi non lo sapesse, è una fiaba-sequel. Prima di questa storia abbiamo scritto Usticino… Lo schema narrativo di Flegrella è lo stesso: a raccontarci la movimentata di storia della caldera flegrea sono gli stessi prodotti eruttivi che si animano e cominciano a parlare come gli umani».
Il libro apre con la dedica ai bambini e agli alunni flegrei. Per Sandro de Vita «rivolgersi al pubblico dei bambini delle scuole primarie e, di riflesso, ai loro insegnanti, per trasferire conoscenza sui pericoli naturali, è al tempo stesso un’occasione per fare informazione corretta e non allarmistica e una strategia di successo per formare futuri cittadini consapevoli, meno vulnerabili agli attacchi della disinformazione veicolata da certi social media».
«La favola scientifica Flegrella, i cui personaggi sono stati presentati in anteprima nella rassegna “Vivere nel Vulcano 2023”, è stata realizzata sulla base del principio pedagogico dell’ imparare divertendosi ma anche dell’insegnare divertendosi, quel motto “ludendo docere” tanto caro agli antichi – ha sottolineato Anna Russolillo. – I bambini flegrei avranno con il libro Flegrella l’opportunità di conoscere e scoprire la storia del loro territorio grazie alle storie autentiche narrate dai personaggi della favola: Flegrella, Tufino, Pipè… Credo che con Flegrella abbiamo applicato per la prima volta l’edutainment, ovvero il divertimento educativo, indirizzato alla conoscenza della Scienza della terra dei Campi Flegrei, per avvicinare i bambini alla complicata storia geologica di questa terra straordinariamente ricca di risorse e di beni”.
Dalla sala sono intervenute la dirigente dell’IC 4 Pergolesi Francesca Coletta e la dirigente dell’IC 5 Artiaco Anna Marra che hanno comunicato ai presenti che il libro sarà parte integrante della loro «programmazione futura per progetto continuità tra i vari ordini di scuola» e si sono complimentate «per questa favola scientifica di grande attualità,… leggendola si intraprende un viaggio nella terra Flegrea e si comprende il bradisismo con gli occhi e la meraviglia dei bambini!».
Ha concluso la docente Maria Rosaria Russo dell’IC 4 Pergolesi, plesso di Montenuovo, e coordinatrice delle maestre della rassegna “Vivere nel Vulcano 2023”: «Flegrella e il progetto sono strutturati su una didattica costruttivista che consente agli alunni di imparare da protagonisti divertendosi operando concretamente: learning by doing. L’ approfondimento di contenuti in ambito scientifico, inoltre , favorisce un atteggiamento emotivamente controllato, trasferito addirittura dai bambini alle loro famiglie, rispetto ad un fenomeno vulcanico di cui hanno fatto esperienza quotidiana, ecco il problema solving».