Dietro lo sbrilluccichio delle stelle del Festival della musica italiana, l’ombra di un omicidio fende la tela su cui si disegna ogni anno la kermesse canora per eccellenza.
Sanremo si trasforma, indossa il vestito buono e, senza falsa retorica attrae molte celebrità, quel palcoscenico è il punto di forza dell’industria discografica italiana.
Nell’immaginario collettivo la città, regina dei fiori, promuove i buoni sentimenti tralasciando ad altre realtà, le azioni criminose. Ma è qui che il pubblico si sbaglia.
Il protagonista di questo giallo è un giornalista, Arturo Ferretti, vittima consapevole di una deriva esistenziale, frutto di fallimenti personali che lo hanno indotto a scrivere modesti articoli per una rivista dedita al gossip, tale Vox.
La morte sospetta di Nino, suo caro amico con un passato difficile, impiegato nella manovalanza locale per la ristrutturazione di edifici e appartamenti, che cade rovinosamente da un’impalcatura, resuscita lo spirito investigativo di Ferretti.
Sebbene il giornalista sia inviato dalla testata per riuscire a strappare uno scoop su un famoso cantante: Yannick decide di calarsi in una nuova inchiesta. Perdendo di vista il motivo principale per cui è stato inviato al festival.
Tra mille disavventure, brevi intoppi sentimentali, oltre a numerose bevute, Ferretti scoverà un indizio, con cui ricostruisce l’universo nero che si cela dietro le magnifiche corolle che adornano Sanremo.
Adriano Morosetti inaugura l’uscita del suo primo romanzo, alla vigilia del festival e ci conduce tra i luoghi meno conosciuti della città, scostando veli e lustrini, per fare luce tra i meandri del male.