Esce in questi giorni il nuovo libro di Enrico Fagnano “Il piemontesismo e la burocrazia in Italia dopo l’Unità” (Il Sud dopo il 1860, i quaderni, 2023, anche e-book), cha fa seguito a “La storia dell’Italia unita. Ciò che è accaduto realmente nel Sud dopo l’Unità”, uscito due anni fa (Amazon, 2021).
Dopo il 1860 il Piemonte trasferì velocemente le sue leggi agli Stati italiani conquistati.
Questo fenomeno prese il nome di Piemontesismo e l’autore riporta numerose testimonianze
di politici e storici dell’epoca che ne parlano, mettendo in luce le sue conseguenze
estremamente negative per il nuovo Paese.
Con la cosiddetta legge Lanza nel marzo del
1865 vennero estesi al resto della nazione anche gli ordinamenti amministrativi sardi, che
erano di gran lunga i più arretrati dell’epoca. A questo proposito nel saggio ‘Di chi è la colpa’
(pubblicato nel 1866) Pasquale Villari dice: ‘Con un’amministrazione lenta, pedantesca,
intricata e tenacissima delle sue vecchie tradizioni, si trovavano a condurre le cose d’Italia
coloro che avevano appena saputo amministrare il Piemonte‘.
Il danno fu enorme e la burocrazia del nuovo Stato presto si ritrovò nella più totale confusione. Quegli ordinamenti ‘lenti, pedanteschi e intricati’, però, hanno attraversato tutto l’Ottocento, hanno attraversato il Fascismo e sono arrivati fino ai giorni nostri. È’ evidente, quindi, a cosa siano dovuti oggi i
ritardi della nostra burocrazia e la sua particolare complessità. Di tutto questo parla Enrico
Fagnano nel suo nuovo lavoro, acquistabile per il momento esclusivamente su Amazon.