I racconti brevi racchiudono un segreto, la sostanza di una storia dettata dalla rapida successione di eventi, che in poche righe trasportano il lettore al centro di una vicenda, che di lì a poco si conclude. Gli autori di racconti neri sono considerati maestri, spesso dotati di un ampio spettro immaginativo, incastrano i tasselli di un enigma, conducendo il pubblico alla ricerca della soluzione finale.
La letteratura siciliana si avvale di numerosi autori, che nel corso degli ultimi cento anni hanno creato un filone poliziesco di tutto rispetto.
Accùra è un’antologia che coinvolge sedici autori, diretta da Roberto Mistretta, giornalista e scrittore, vincitore della 40ª edizione del premio Alberto Tedeschi – Giallo Mondadori con La profezia degli Incappucciati.
Il filo rosso che unisce i racconti segue i colori, gli odori, le tradizioni unito a quel rantolo di malinconico romanticismo, che ci fa vivere la Sicilia seguendo gli spasmi di una terra che racchiude sentimenti contrastanti, vivi e arditi, in cui si traduce l’amore, l’odio, la vendetta, la gelosia, e non per ultimo la sete di potere.
L’inganno principale sta nel credere che ogni delitto, possa al suo interno contenere una qualche ragionevole giustificazione, cosa mai vera. Gli atti criminosi sono azioni che non meritano perdono, né tantomeno una valida assicurazione. Frutto di tanto abominio è nell’incapacità dell’essere umano di sopravvivere in armonia con i propri simili, riducendo la scintilla dei sentimenti buoni a un lumicino.
I racconti di Accùra formano la coreografia di una danza macabra, rappresentata da vittime e carnefici, ognuno dei quali vive il proprio ruolo secondo ritmi precisi e ben congegnati.
Persino la magmatica energia dell’Etna ha voce, l’imprevedibile agire del vulcano scandisce il tempo, su quei cumuli di terra lavica, nera e granitica come il sentimento che anima il male.
Il lettore è sedotto dalle sfumature che colorano il fondo di un palcoscenico, dove i protagonisti delle tragedie narrate, colpiscono per la spiccata originalità.
Nei campi arsi dalla calura alcuni cuori di ghiaccio serbano il gelo della Morte, che senza distinzione alcuna colpisce con la scure della violenza.
Questa raccolta prende vita nella collana Giungla Gialla, edita da Mursia e diretta dall’infaticabile e istrionico Fabrizio Carcano.