Venerdì 21 luglio alle 18.30 presenta il giornalista televisivo di Canale 21 Marco Martone
Lacco Ameno (Ischia). Grande attesa per la presentazione del libro “Isola d’Ischia” quinto volume della collana “Gente culture e cucina” di Villaggio Letterario dedicata alla storia dei territori attraverso le tradizioni culinarie.
Dopo il successo dei volumi Ustica (2020), Procida (2021), Palermo (2022) e Lipari (2023) è da pochi giorni uscito in libreria il libro dedicato a Ischia, l’isola tra le più vivaci realtà naturali, culturali ed enogastronomiche del Mediterraneo antico e moderno.
Il libro “Isola d’Ischia” a cura di Anna Russolillo, Gianni Ambrosino e Sonia Gervasio patrocinato moralmente dai Comuni di Lacco Ameno, Forio d’Ischia, Serrara Fontana e Barano d’Ischia sarà presentato Venerdì 21 luglio alle 18.30 presso il Parco di Villa Arbusto di Lacco Ameno (Corso Angelo Rizzoli, 194 ).
A introdurre sarà il Sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale seguiranno i saluti della Vicesindaco di Lacco Ameno Carla Tufano e del Delegato alla cultura del Comune di Forio Davide Laezza.
Con i curatori interverranno alcuni autori dei contributi: lo storico Agostino di Lustro, l’archeologa Anna Abbate, l’apicoltore Alessandro Iacono, il presidente Ais Campania Tommaso Luongo. Modera il giornalista Marco Martone. Seguirà calice di vino offerto dalle Cantine Pietro Tommasone di Ischia.
L’ingresso è gratuito.
IL LIBRO
Il libro “Isola d’Ischia. Gente, Culture e Cucina” con la prefazione di Maria Luisa Tardugno, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, raccoglie saggi inediti di studiosi, di appassionati di antiche tradizioni, di artisti del cibo che raccontano storie legate alla cucina, considerata principale protagonista della cultura del mondo. Gli autori dei preziosi contributi sono: Anna Abbate, Brunella Chiozzini, Francesco Luigi Cinelli, Antonio Corbo, Sandro de Vita, Antonio Di Fiore, Agostino Di Lustro, Sonia Gervasio, Luciano Di Meglio, Franco Foresta Martin, Lisetta Giacomelli, Alessandro Iacono, Maria Lenci, Alessandro Luciano, Marco Martone, Aldo Messina, Gloria Olcese, Maria Oliveri, Marianna Polverino, Anna Russolillo, Michele Scotto di Cesare, Fosca Tortorelli, Davide Zeccolella.
Il volume è arricchito dalle preziose ricette degli Chef “fiori all’occhiello” dell’isola Nino Di Costanzo (Denì Maison, Due Stelle Michelin) e Tommaso Luongo (Il Mirto, Stella Verde Michelin), dalle ricette raccolte dalla giornalista Loredana Mazza “casa per casa”, “ristorante per ristornate” e “rubate da amiche napoletane alle amiche ischitane”, dall’abbinamento cibo di Tommaso Luongo (presidente AIS Campania), dalle immagini dei pluripremiati fotografi Vittorio Sciosia, Pasquale Vassallo, dalle foto di Giorgio di Iorio e Roberto Nencini e dalle opere di Franco Calise e Gianni Mazza.
SINOSSI
Il libro intende riassumere le esperienze di ricerche scientifiche, di gusti e di tradizioni nell’isola d’Ischia ripercorrendo dai tempi più antichi fino ai nostri giorni l’attenzione che gli uomini e le donne hanno dedicato al cibo. All’interno del volume si racconta dell’anima vulcanica dell’isola e delle sue risorse, delle prime coltivazioni agricole, delle piante iconiche, della biodiversità, delle case in tufo verde, dei vigneti, delle tonnare, delle terme, dei Frati Minori e delle Cappuccinelle, dei trattati e di letteratura, delle feste e delle ricorrenze, della nutraceutica, dell’ultimo pastore e delle api e della passione per salvaguardare il territorio. Ma anche di abili Chef, di preziose ricette e di vini, i prìncipi del gusto. Un modo per raccontare e far conoscere questo scrigno di ricchezza che è l’isola d’Ischia.
«Insieme alle più importanti storie dell’isola, antiche e recenti, tra Greci, Romani, Vittoria Colonna e i Borbone, tra conventi francescani e meravigliosi spazi marini, sono raccolte anche numerose ricette, da una parte legate alla tradizione e dall’altra rivisitate, espressione dell’amore e della passione per questa terra, ancora oggi fertile e produttiva. La sinergia di tutti questi elementi rappresenta, per noi, uno snodo privilegiato per aiutare ad aprire la strada ad una comprensione maggiore delle nostre tradizioni e ad educare, al contempo, al rispetto e alla conoscenza del nostro passato anche attraverso la cucina, che è un vero e proprio strumento di conservazione dell’identità» si legge nell’introduzione di Maria Luisa Tardugno.