Giovedì 19 gennaio, a Pozzuoli, nella sala consiliare di Palazzo Migliaresi, si è presentato il volume Bella Per Sempre (Volturnia Edizioni), un’antologia di racconti sulla violenza sulle donne di autrici varie (Doris Contreras, Mihaela Suman, Elena Ruzza, Anna Rita Mascio, Ida Di Ianni, Virginia Ricci, Elena Grande, Edvige Gioia, Maria Grazia Rossi, Matilde Iaccarino, Lady Marion, Elina Miticocchio, Cinzia Di Francia, Rossella Santoro, Rosanna Lemma e Rossella De Magistris).
Le storie non si limitano al femminicidio, ma analizzano la violenza in tutte le sue forme, inclusa quella psicologica, la più subdola di tutte perché difficile da percepire e respingere. Nonché storie di ragazzi e ragazze che faticano ad accettare la propria identità biologica, sentendosi nell’anima diverse/i da quel che sono fisicamente; costrette/i dunque a subire il dileggio e la violenza sia a scuola, sia tra gli amici, sia in famiglia. Perché è proprio laddove il rifugio, il conforto e l’incolumità dovrebbero essere garantiti, rispetto a una società che si mostra sempre più avversa nei confronti dei più deboli e diversi, che spesso si manifestano le violenze più efferate e sottili: mariti e compagni gelosi, ma anche padri e fratelli che identificano nella violenza o nell’isolamento della donna o di chi è diverso uno strumento per manifestare, a loro dire, l’amore che provano verso di lei/lui al fine di rimetterla/o in riga.
Alla presenza di un folto pubblico di quasi tutte donne, un parterre de reine (Lucia Coppola, Assessore alle pari opportunità del comune di Pozzuoli; Silvia Di Paolo, Presidente del centro italiano femminile di Pozzuoli; la prof.ssa Angela Giustino; Stefania Palermo del tribunale di Napoli; l’avvocato Maria Cibelli; Elena Grande, Presidente dell’associazione culturale La Rosa e il Libro), coordinato dall’editrice/scrittrice Ida Di Ianni, ha intessuto un dibattito sul tema, alternando gli interventi alle letture di Angela Cicala e Anita Pavone, e alle canzoni di Maria Grazia e Pina Ercolese supportate alla chitarra dal maestro Mario Marsiglia.
Il lungo e articolato dibattito cui il libro ha dato vita ha messo in evidenza tanti aspetti della violenza e le sue probabili cause, tra cui sia la necessità che colui che la perpetra è sicuramente una persona malata bisognosa di un sostegno psicologico per curarsi, sia che spesso la violenza psicologica sulle donne, ma anche sugli uomini, è commessa da altrettante donne che ricoprono ruoli di potere che, anziché comportarsi come si conviene a una donna – essere comprensive e disponibili verso tutti, evitando disparità, alimentando la cooperazione anziché la competizione tra le persone -, esercitano il proprio ruolo di comando in maniera impositiva e distruttiva come spesso fanno tanti uomini.
La limitata presenza in sala di figure maschili, per lo più accompagnatori delle donne che partecipavano o assistevano al convegno, è la conferma che quando si parla di violenza sulle donne, in generale l’universo maschile mostra una sorta di sufficienza come se la cosa non lo riguardasse. Ma tale astensione, come qualcuno ha supposto, non potrebbe essere invece intesa come una fuga dalla realtà? Un voler nascondere la testa nel terreno come uno struzzo per evitare di doversi poi ritrovare a fare i conti con se stessi? …
BELLA PER SEMPRE dà tanti spunti di riflessione!