Scrivere un romanzo può apparire come un’ardua impresa, in particolar modo se sei un adolescente. Chissà mai cosa avranno pensato alcune classi del biennio del famigerato liceo Virgilio di Pozzuoli, quando sono salita sul palco per donare loro l’incipit, con il quale dovranno dare l’avvio a una storia che non c’era.
I volti non celavano alcun imbarazzo semmai erano piuttosto incuriositi, pensando di trovarsi al cospetto di una mente che crea dal nulla trame nere, forse mi avevano immaginato a loro modo, pur non possedendo un avatar ho dovuto mio malgrado presentarmi nella veste che meglio conosco: me.
Non è stato difficile connettermi con loro, lanciare un gomitolo avvolto sui fili invisibili dell’immaginazione e stendere il primo straccio di tela, su cui gli allievi del corso di scrittura creativa troveranno la strada per raccontare.
L’idea è nata da un gruppo di docenti del dipartimento di lingua e letteratura italiana, ha preso vita e si è realizzato grazie al proficuo sostegno della Dirigente scolastica, la professoressa Stefania Manuela Putzu, che nel suo discorso di ringraziamento rivolto alla platea, ha sottolineato lo scopo di un progetto che si propone di fortificare la passione per le lettere, senza dimenticare l’impegno dei docenti che hanno desiderato la sua realizzazione.
Tra queste intrepide colleghe vorrei dare risalto alla professoressa Milena Varriale, esperta di lingua latina e docente nel suddetto istituto superiore. Il valido supporto all’impresa sarà sostenuto da lei e dalle colleghe del dipartimento di lettere che partecipano alla stesura di un romanzo a più mani.
Non nascondo la mia curiosità, che avrà fine solo quando finalmente avrò tra le mani il romanzo finito, quindi non ci resta che attendere i riflettori che torneranno a illuminare quel palco per la consegna della prima stampa.
Che il sogno si avveri!