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Passione Atletica | Una riflessione di Paola Iannelli

L’Europa ha giocato le gare di atletica nella città di Monaco, alimentando l’entusiasmo per le molteplici discipline impegnate. Numerosi atleti, più o meno famosi, hanno interpretato le gare, superando limiti e barriere con eleganza e puro spirito sportivo.

L’organizzazione tedesca ha toccato vertici di professionalità superiori alla norma, tranne quando per un difetto del sistema stereofonico ha costretto un gruppo di staffettisti britannici, ad attendere sul podio per più di venti minuti, nel rispetto del protocollo,  l’ascolto dell’inno nazionale seguito dall’alzabandiera.

La folla eterogenea, viva, partecipe, colorata ha affollato lo stadio in cui si sono svolte le varie competizioni. Per la prima volta, dopo molto tempo, il pubblico privo delle misure di sicurezza, come mascherine e altri accorgimenti, ha voltato pagina unendosi nei cori per incoraggiare la gara o l’atleta preferito di turno. Le strette di mano, i baci, i sorrisi spontanei hanno evidenziato il sentimento di condivisione e solidarietà emotiva, che ha allargato i confini naturali, espandendo gli abbracci che sono alla base dei rapporti umani.

Ho osservato con attenzione i loro volti, sorridenti e complici di un’atmosfera che univa tratti genetici così diversi, eppure tanto simili nel condividere un sano spirito sportivo, che da sempre mette a confronto i popoli nelle antiche competizioni dirette a dimostrare le abilità fisiche.

Il fattore più intrigante sta nel dover ammettere che l’uomo cerca sempre di superare le barriere oggettive, quelle che Madre Natura ci pone, dimostrando che l’ingegno e la caparbietà possono far acquisire competenze sorprendenti. Si sfida il vento, la forza di gravità, la velocità, il peso, l’altezza e questo rende gli uomini liberi dalle gabbie dell’impossibilità, trasformandoli in eroi.

Oggi ci affidiamo a loro, a questi uomini e a queste donne, che con tenacia e forza d’animo lottano per sovvertire le regole, e insegnare al prossimo valori permanenti e solidi, come solo la passione può dare, dove gli spazi non sono definiti ma occupano un’area infinita.

Mettiamo al centro questi valori e forse potremo risorgere da questa atmosfera fumosa che ci circoscrive nel presente, lavoriamo per sfidare altre leggi, quelle create per distruggere la nostra vera anima.

Ben vengano manifestazioni come quelle appena concluse, dove i tre principi fondamentali della democrazia dimostrano la loro valida autenticità.

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Paola Iannelli
Docente di lingua e letteratura spagnola, ha iniziato a scrivere articoli in ambito accademico, ha svolto una tesi di dottorato sul noir partenopeo post moderno presso l’Università di Salamanca. Nel 2020 pubblica il suo primo noir con il titolo Il paradiso non ha un angolo retto con la casa editrice indipendente napoletana Homo Scrivens. Partecipa a vari blog letterari e scrive per un celebre sito dedito alla letteratura Thrillernord. Nel 2021 pubblica il sequel Amarga, che si candida come giallo finalista al concorso letterario Garfagnana in Giallo Barga noir. Nel 2023 riesce a vincere nel medesimo festival il premio per il racconto Al di là del giardino, nel contest Racconti all'ultimo minuto. Nel 2024 entra a far parte dell'Ordine dei giornalisti campani. Attualmente pubblica per Mursia Editore collana Giungla Gialla, ha pubblicato un noir Uno sguardo innocente, vincitrice al Garfagnina in Giallo sezione Giallo classico nel 2024. Partecipa attivamente in convegni internazionali dedicati alla letteratura di genere, in particolare con Tenerife noir, noto festival che si tiene ogni anno nella capitale canaria.
http://www.paolaiannelli.it

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