Lecce. Già la visita al Parco archeologico di Roca Vecchia vale il viaggio. Per non parlare della visita al Museo Castromediano sede del Convegno studi e ovviamente degli interventi degli studiosi e della ospitalità degli organizzatori.
Stiamo parlando del Terzo Convegno Internazionale di Archeologia Aerea “Le città invisibili. Remote e proximal sensing in archeologia: metodologie non invasive per lo studio della città antica” conclusosi poche ore fa a Lecce organizzato dai professori Giuseppe Ceraudo e Veronica Ferrari dell’ Università del Salento e da Giuseppe Scardozzi dell’ Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR.
Il titolo del convegno probabilmente ispirato alle 55 città del libro di Italo Calvino “Le città invisibili ” ha coniugato archeologia e tecnologia in un dialogo vivace sulle molteplici e pluridisciplinari metodologie non invasive per lo studio delle città antiche.
Otto le sessioni in cui sono state approfonditi gli studi e le ricerche per area geografica per un totale di oltre 50 relazioni tenute da studiosi e studiose italiani e internazionali a cui si sono affiancati 40 poster su ricerche archeologiche condotte in Italia e all’estero.
Si è parlato delle “città invisibili” dell’Italia, di quelle tra la Lettonia, la Germania e la Spagna e ancora tra Medio Oriente e Nord Africa e ancora con le “città invisibili” tra Montenegro, Albania, Creta e… Messico.
Momenti del convegno ““Le città invisibili. Remote e proximal sensing in archeologia: metodologie non invasive per lo studio della città antica”
“Il convegno ha offerto un quadro rappresentativo dei principali orientamenti e metodologie di ricerca che stanno animando il panorama italiano e internazionale dell’archeologia aerea promuovendo lo sviluppo della conoscenza per lo studio delle città antiche attraverso l’applicazione di tecniche tradizionali e innovative di remote e proximal sensing. Questo nell’ottica di delineare le principali linee di ricerca nel settore specifico e di avviare un vivace scambio di idee e dati nel campo delle indagini aerotopografiche e del rilevamento remoto in ambito archeologico” spiega il professor Giuseppe Ceraudo, docente di Topografia antica presso l’Università del Salento.
Il convegno che ha visto la partecipazione di centinaia di studiosi si è tenuto dal 19 al 21 maggio 2022 proprio presso il prestigioso Museo Archeologico Castromediano di Lecce, un museo straordinario che però attende da 50 anni i reperti archeologici della città millenaria di Roca Vecchia (Melendugno-Lecce) così ci precisa l’archeologa che ha allestito il Museo.
La settima sessione del convegno dedicata alla Campania e alla Puglia è stata presieduta da Barbara Davidde Soprintendente del Mare.
Numerose sono state le ricerche promosse in vari siti italiani ed esteri dall’ Università degli Studi Federico II di Napoli, dalla Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, dalla Università Vanvitelli di Napoli e dalla Università degli Studi di Salerno.
Tra le relazioni delle “città invisibili” dedicate alla Campania si evidenziano:
Cristiano Benedetto DE VITA, Daniela MUSMECI, Alfonso SANTORIELLO: Nuceriola, un vicus lungo la via Appia nel territorio Beneventano: supporti aerofotografici per una ipotesi ricostruttiva;
Elena RUSSO: Indagini aerotopografiche nel territorio a nord di Paestum: per una ripresa degli studi
Paola CARFORA: Per Caudium: osservazioni intorno alla città antica alla luce della documentazione aerofotografica
Fabio ATTANASIO: L’apporto delle fotografie aeree storiche e dei dati da remote sensing allo studio
della fortezza del Montauro (Vairano Patenora – CE)
Comitato Scientifico del Convegno:
Stefano Campana (Università di Siena, Italia), Giovanna Cera (Università del Salento, Italia), Cristina Corsi (Università di Cassino e del Lazio Meridionale, Italia), Dave Cowley (Historic Environment Scotland, UK), Barbara Davidde (Soprintendenza Nazionale per Il Patrimonio Culturale Subacqueo), Nicolò Dell’Unto (Lund University, Sweden), Enrico Giorgi (Università di Bologna, Italia), Marcello Guaitoli (Università del Salento, Italia), Paolo Liverani (Università di Firenze, Italia), Stefania Quilici Gigli (Università della Campania Luigi Vanvitelli, Italia), Elizabeth Jane Shepherd (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, Aerofototeca Nazionale – Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Italia), Marcello Spanu (Università di Roma 3, Italia), Tesse Stek (KNIR, Royal Netherlands Institute in Rome), Adriana Valchera (Università del Salento, Italia), Frank Vermeulen (Ghent University, Belgium).
Gli articoli del convegno dopo la revisione (doppio revisore cieco), saranno pubblicati all’interno di un numero della rivista “Archeologia Aerea. Studi di Aerotopografia Archeologica” che verrà interamente riservato all’iniziativa.
Di seguito il programma svolto in pdf e l’Abstract Book del Convegno in pdf