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ARCHEOLOGIA DA SPIAGGIA E’ LA MOSTRA DI FINOTTO AL MANN

«La creatività richiede coraggio» diceva Matisse e mettere insieme, seppur con tanta ironia mare, residui di oggetti inquinanti di plastica, memoria e opere archeologiche richiede analoga virtù.

Questi sono i temi principali della mostra presentata oggi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli dal titolo: “Archeologia da spiaggia” dell’artista veneziano Maurizio Finotto.

Al taglio del nastro insieme all’artista Maurizio Finotto erano presenti Paolo Giulierini direttore del MANN, Laura Trisorio dello Studio Trisorio, Gianfranco D’Amato mecenate dell’allestimento, Melania Rossi curatrice della mostra.

Foto gruppo

L’artista Maurizio Finotto ha sottolineato che le opere esposte sono il frutto di dieci anni di ricerca e di raccolta di oggetti di plastica abbandonati o che si sono arenati sui litorali d’Italia che ha poi ha «assemblato» ripensando a oggetti dimenticati e ne ha ricostruito un’ipotetica funzione, proiettandoci in tal modo con ironia in un futuro senza memoria della nostra epoca.  

In esposizione ben tredici opere tra sculture, diorami, calchi, video-installazioni e video-animazioni che sono messe a confronto con reperti che provengono dai depositi del Museo Archeologico di Napoli.

Direttore Paolo Giulierini

É interessante il dialogo creatosi tra la sensibilità contemporanea e gli antichi reperti si va dal canopo di Ka-uab in alabastro realizzato tra la la XXII e XXVI dinastia a un frammento di idolo egizio; da una mano in terracotta a un ex voto proveniente dall’area sacra santuario di Ponte delle Monache nel territorio casertano di Calvi Risorta , e a altri oggetti di vita quotidiana provenienti dalle città vesuviane tra cui bicchieri, tazze e coppe in vetro, coppette in terra sigillata italica, databili tra la fine del I secolo a.C. e la conclusione del secolo successivo.

Per il direttore Paolo Giulierini «Non c’è nulla di casuale nell’incontro tra il MANN, che negli ultimi anni ha dedicato molta attenzione ai temi ambientali legati al mare, basti ricordare la mostra ‘Capire il cambiamento climatico’ , e la ricerca dell’artista  Maurizio Finotto. Proprio come un archeologo, andando oltre l’accezione negativa della plastica rispetto all’ecosistema marino (…) tutti sappiamo che purtroppo un’enorme  isola si è formata nell’Oceano ed è grande più di due volte la Francia. Finotto legge questo materiale di scarto anche in chiave di memoria, come reperto della quotidianità. E ci ricorda le urgenze dei nostri tempi: se non ci fermiamo, infatti,  l’elemento che daterà la nostra epoca rischia di essere la plastica, a differenza della ceramica per il mondo antico».

 «Nell’anno corrente 2799, a mille anni dal ritrovamento della Stele di Rosetta, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli arricchisce la sua collezione permanente con nuovi reperti, costituiti da oggetti di materie plastiche ritrovati sui litorali italici» con queste parole lo scrittore Ermanno Cavazzoni valorizza l’ironia del lavoro di Maurizio Finotto.

In collaborazione con Scripps Institution of Oceanography at the University of California San Diego, uno dei centri più antichi e importanti per la ricerca scientifica sulla terra e sull’oceano, durante il periodo espositivo sono previsti anche momenti di dibattito sui temi dell’eco-sostenibilità e del cambiamento climatico.

L’allestimento nato dalla collaborazione con lo Studio Trisorio è stato reso possibile anche grazie ad un atto di mecenatismo dell’imprenditore Gianfranco D’Amato. ​

La mostra resterà visibile al Museo sino al prossimo 31 luglio.

MAURIZIO FINOTTO:

Maurizio Finotto

Maurizio Finotto, nato a Venezia nel 1968, vive e lavora a Bologna. È regista, autore e artista. Ha scritto e realizzato documentari, serie tv, spot, videoclip, cortometraggi, video d’arte, video installazioni e partecipa attivamente a eventi e Festival nazionali e internazionali. Inoltre ha ideato e realizzato produzioni per Rai, Mediaset, MTV e per la piattaforma satellitare Tele+, Sky Cinema, Discovery Channel. Tra gli ultimi lavori ricordiamo: Disincantoiconico, film su Luigi Ontani; Kintsugi Emilia, video installazione presentata alla Triennale di Milano nell’ambito della mostra Terreferme; Manutenzione dei sogni. Omaggio a Federico Fellinispettacolo multimediale scritto e interpretato da Ermanno Cavazzoni; Vita morte e miracoli, personale presentata al Museo d’Arte Moderna di Bologna; 71° edizione Premio Michetti alla Fondazione Francavilla al Mare (CH); Real Utopias videoinstallazione a Manifesta 13 Marsiglia. È docente di Linguaggi e tecniche dell’audiovisivo all’Accademia di Belle Arti di Bologna.

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Anna Russolillo
Napoletana, architetto specializzata in restauro dei monumenti alla Federico II di Napoli. Giornalista, collabora con il quotidiano “Il Roma”. Archeo e Archeologia Viva. Consulente della Regione Siciliana, Parco Archeologico di Himera, Solunto e Iato. Già consulente della Regione Campania, della Soprintendenza Architettonica di Napoli e della Diocesi di Pozzuoli. Ha master e attestati in archeologia e in archeologia subacquea. Già docente di scavo archeologico, rilievo archeologico e aerofotogrammetria. Subacquea con all’attivo numerosi master in archeologia subacquea. E’ fondatore e presidente dell' associazione Villaggio Letterario. Da sempre coinvolta per studio, per lavoro e per passione nel mondo del turismo, dell'arte e dell’archeologia, ama ideare, organizzare, coordinare e realizzare progetti ed eventi culturali, sociali, scientifici e turistici. La Campania e la Sicilia sono le sue due patrie. Questi i suoi siti: www.annarussolillo.it - www.villaggioletterario.it - www.marefest.it - www.trofeomaiorca.it - www.librofest.it - www.roccocoofest.it - www.nolimitswinediving.it
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