“Mentre fuori infuriava la tempesta, una fioca luce permeava il palazzo e si faceva a mano a mano più più intensa: era la speranza che, dopo la grande tenebra, saremmo tornati a splendere più di prima“: con questa metafora, il Direttore del MANN, Paolo Giulierini, introduce l’Annual Report 2020 del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Questa mattina si è tenuta nell’Auditorium del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la conferenza stampa “MANN, le sfide della ripartenza”. Nell’occasione è stato presentato non solo l’Annual Report 2020, ma anche la programmazione culturale del MANN a novembre e in vista delle festività natalizie.
Il volume annuale presentato oggi, con le sue trecento pagine, oltre ai numeri e alle statistiche, riflette le storie delle persone del MANN che hanno continuato a lavorare anche durante l’emergenza della pandemia, un team che è diventato ancor più squadra, un “team ancora più vivo grazie al contatto (seppure virtuale) con il pubblico”.
Il Report edito da Electa è stato ideato e curato dal prof. Ludovico Solima, Università degli Studi Campania “Luigi Vanvitelli”, in coordinamento con lo staff del MANN, con la progettazione grafica di Francesca Pavese. L’annuario “appare come un’ineludibile tessera di congiunzione con il cammino di ripresa che ha iniziato a svelarsi dall’inizio dell’estate 2021”.
Un confronto fra i dati evidenzia la rinascita: nel periodo giugno-ottobre 2021, senza misure restrittive dovute al lockdown, sono stati 135mila gli ingressi al MANN. Negli stessi mesi del 2020, quando il Museo era aperto al pubblico, le presenze furono poco più di 53mila. Così, le file dinanzi al Museo nell’estate appena trascorsa hanno riflesso, oltre i dati, la voglia di riappropriarsi della vita culturale come dimensione del quotidiano.
In particolare, dai dati rilevati dal Politecnico di Milano, il MANN è risultato il Museo più attivo su Facebook, con riferimento ai mesi di marzo e settembre. Il pubblico virtuale del sito web ha quasi doppiato gli ingressi in loco (129mila presenze al Museo, 236mila visite al portale istituzionale), mentre fan e follower sui canali social, da Facebook ad Instagram, includendo i recensori di Google e TripAdvisor, hanno superato quota 150mila. E poi non bisogna trascurare il rilancio del canale Youtube, con 72mila visualizzazioni dei prodotti audiovisivi del MANN.
Nonostante le fasi di chiusura, il Museo ha promosso importanti eventi espositivi: in febbraio, il riallestimento della sezione permanente dedicata a Preistoria e Protostoria, mentre in giugno il percorso temporaneo sugli Etruschi. A gennaio, la mostra interattiva su “Lascaux 3.0”.
‘‘Ripercorrere questo anno difficile , che ha segnato però una forte accelerazione sul fronte della digitalizzazione dei beni culturali, ci fa riflettere anche sul 2021 che sta per terminare, anno dei Gladiatori, della forza, di una rinascita che si concretizza anche nella variegata offerta messa in campo dal MANN per le festività, tra archeologia, letteratura, fotografia, design e arte presepiale” aggiunge il Direttore del Museo, Paolo Giulierini.
IL MANN SI PREPARA PER IL PERIODO NATALIZIO
Per il periodo natalizio, il MANN offre a cittadini e turisti una variegata offerta culturale. Si parte, naturalmente, dalla mostra “Gladiatori” che, prorogata ad aprile 2022, presenta 160 reperti nel Salone della Meridiana per raccontare un mito di tutti i tempi; nel Braccio Nuovo del Museo, aperta la Sezione didattica e tecnologica “Gladiatorimania”. Sono tante, ancora, le novità espositive proposte dall’Istituto:
tre scatti di Antonietta De Lillo per la mostra sul terremoto
19.34– Fotografie di Antonietta De Lillo.La storia in presa diretta (22 novembre 2021- 3 maggio 2022):
Il percorso espositivo in quattro sale presenta oltre cento scatti inediti, tratti dall’archivio della regista napoletana, allora giovane fotoreporter. Dalle prime immagini in ‘presa diretta’, scattate poche ore dopo il terremoto del 23 novembre, al dramma delle popolazioni dell’Irpinia, si combinano scene di distruzione ma anche segnali di speranza e testimonianze di solidarietà; accompagnano le fotografie, in bianco e nero, le parole e le voci dei giornalisti che raccontarono quelle ore tragiche.
L’esposizione di un calco di Pompei sottolinea il legame del catastrofico evento con la storia antica di una terra abituata da sempre a tremare. Ancora, un video ripercorre gli effetti che ebbe il sisma sulle collezioni del MANN, sottolineando anche le opportunità che nacquero per i giovani studiosi in quegli anni.
Il percorso espositivo si chiude con l’illustrazione delle recenti ricerche sull’antisismica, condotte con l’Università Federico II per garantire la sicurezza delle opere: anche in questo ambito, il MANN è al centro di una rete internazionale con il Getty Museum in California e gli istituti culturali del Giappone.
Realizzata in collaborazione con Marechiaro film, patrocinata dall’Ordine dei Giornalisti della Campania, la mostra si rivolge in particolare ai giovani e alle scuole.
Giocare a regola d’arte (2 dicembre 2021- 2 maggio 2022)
La mostra a cura di Paolo Giulierini ed Ermanno Tedeschi, è visitabile nelle sale degli affreschi. L’esposizione accoglie circa cento reperti, di cui cinquanta, in gran parte inediti e provenienti dai depositi, appartengono alle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Sei le sezioni del percorso: 1. Infanzia; 2. Fanciullezza; 3. Il gioco semplice; 4. I giochi che fanno crescere; 5. I giocattoli; 6. I giochi che fanno diventare grandi.
Il percorso include un focus sulla rappresentazione del mondo infantile nell’arte ellenistica e romana, seguendo poi un itinerario tra gli oggetti che accompagnano le diverse fasi di vita dei più piccoli. Si parte dai poppatoi per giungere, progressivamente, ai giochi di emulazione e all’intrattenimento “didattico” per i bambini dell’antichità.
Da non perdere, in allestimento, alcuni straordinari manufatti, tra cui spiccano le marionette ellenistiche in terracotta (III sec. a.C.) e le raffigurazioni, negli affreschi romani, dei giochi del nascondino e del chiodo. Un interessante approfondimento è dedicato alle simmetrie tra il gioco analogico, espresso dai reperti, e le moderne tecnologie digitali: il passare dei millenni non ha fatto sfumare le caratteristiche tipiche del divertimento e dell’educazione.
Divina Archeologia. Mitologia e storia della Commedia nelle collezioni del MANN (6 dicembre- 2 maggio 2022).
progettata nell’ambito delle celebrazioni per Dante700, l’esposizione presenta, nelle sale degli affreschi, 56 reperti, in alcuni casi inediti, per raccontare storie e personaggi della Commedia, creando così un suggestivo legame con la rappresentazione iconografica antica. Due le sezioni della mostra, che è curata da Valentina Cosentino: 1. i miti dell’Inferno, con focus su Achille, Teseo, Ercole, Enea, Ulisse; 2. i mostri, gli dei, le figure storiche e gli scrittori, incontrati da Dante nel suo viaggio ultraterreno. L’esposizione, realizzata con il contributo della Regione Campania, si avvale della consulenza scientifica del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Gennaro Ferrante, responsabile scientifico dell’lluminated Dante Project, e le collaboratrici Fara Autiero e Serena Picarelli, hanno analizzato e scelto le miniature dai manoscritti medievali della Commedia da inserire nell’allestimento del MANN. A latere della mostra, promosso il ciclo “Divina Archeologia Podcast”, realizzato da Archeostorie e NW.Factory.media con il contributo di Scabec.
Enrico Caruso. Da Napoli a New York (dicembre 2021- aprile 2022).
Nel Braccio Nuovo del Museo, si celebra, cento anni dopo la morte del tenore, l’estro di Enrico Caruso. La mostra, prodotta da Regione Campania, è organizzata dalla Fondazione Film Commission Regione Campania e da Fondazione Campania dei Festival. Il percorso, che raccoglie fotografie, video e registrazioni audio delle produzioni discografiche di Caruso, nasce anche dalla collaborazione con la Discoteca di Stato.
L’esposizione, curata da Giuliana Muscio con Simona Frasca per la parte musicale, inaugura un itinerario di ricerca che lega il MANN alla tradizione melodica locale che, per la sua straordinarietà, ha assunto una dimensione ormai internazionale. Enrico Caruso diviene, così, non solo il simbolo della napoletanità, ma anche il messaggero di contenuti culturali che travalicano i confini italiani: il tenore è stato, infatti, una star ante litteram, capace di cogliere il valore positivo della propria indiscutibile attitudine mediatica.
E DAL 1 DICEMBRE …
Come da consolidata tradizione natalizia, inoltre, dal primo dicembre, accanto ad un albero di design, è prevista l’installazione in Atrio del Presepe Continuum, firmato dall’Associazione Presepistica Napoletana.
Filo conduttore del racconto del 2021 è l’Unità d’Italia, con rappresentazioni dei Borbone, dei Savoia e di Garibaldi, così come ricostruzioni del Museo a quell’epoca.
Da fine anno, promosso anche il calendario della Scuola Italiana di Comix per il MANN: dopo l’ambiente e le fatiche di Ercole, nel 2022 la fantasia dei disegnatori si concentrerà sul concetto di integrazione.
E ANCORA …
Confermati, sino alla conclusione delle festività natalizie, gli altri eventi programmati al Museo: nelle sale della Farnesina, l’esposizione “Omero, Iliade. Le opere del MANN nelle pagine di Alessandro Baricco” e, accanto al plastico di Pompei, il percorso sul design del gioiello di Cleto Munari. Per chi ama le suggestioni della fotografia d’autore, da non perdere “Naples. Sense of place” che Alex Trusty dedica a originali visioni della città e del litorale flegreo.
Credit foto Luigi Spina per le fotografie.