Era esattamente l’ultimo giorno del 2020 ed iniziavi a fare bilanci finali . Ti lasciavi alle spalle un mondo intriso di sofferenza e a tratti la paura che tutto ciò che aveva tormentato le tue ore non era ancora terminato. Caricata la valigia delle tue esperienze , ti affacciavi al nuovo anno che con un angolo al cuore in fondo ti insegnava che era solo un continuum di un incubo mai terminato . Era un po’ la fine del mondo , riconoscevi la malignità umana nel gusto sprezzante di chi inneggiava ancora al complotto. Un mondo spezzato in due tra chi il Covid l’aveva vissuto sulla propria pelle , portandone maledettamente i segni dentro e fuori e chi ancora ,con fare insano, si spogliava di quei pezzi di carta o stoffa che cingevano la bocca per brindare al nuovo anno. Tutti insieme in un solo destino il mondo umano ancora si spaccava senza dare prova della propria solidarietà . A Napoli il grido di festa si disperdeva come un’eco nella mente e nel cuore di chi ci aveva lasciato per sempre. Il 2020 fu un anno triste e le candele erano il solo simbolo di un’alba migliore nel grido soffocante di chi ci aveva già detto addio.
QuiCampiFlegrei augura a tutti un buon 2021