Quando si parla di Pozzuoli alla mente non vengono solo il mare, i pescatori e le loro reti, il Rione Terra, la Solfatara, il tempio di Serapide, l’Anfiteatro Flavio e altri luoghi e monumenti che caratterizzano il capoluogo flegreo. Quando si parla di Pozzuoli sovviene il nome e, soprattutto, l’inconfondibile bellezza di una donna: Sophia Loren, incarnazione vivente del cinema mondiale; romana di nascita ma puteolana d’adozione, avendo vissuto la propria infanzia e parte della giovinezza in casa dei nonni materni in via Solfatara n. 5.
Per celebrarne i settant’anni di carriera, il produttore puteolano Paolo Lubrano, che ha il privilegio di conoscerla di persona, le ha dedicato un’accurata biografia, “Portandomi dentro questa magia” edita da Cultura Nova.
Che non si tratti della solita biografia celebrativa fitta di date e aneddoti ma povera di emozioni perché scritta in maniera asettica, bensì di un vero e proprio romanzo la cui protagonista è una ragazza del popolo che grazie al talento, alla bellezza e al sostegno della madre riesce a sfondare nel mondo del cinema, divenendone un’icona indiscussa, lo si intuisce dallo stile calibrato e musicale, in alcuni tratti addirittura poetico, con cui l’autore ripercorre la vita di Sophia dall’infanzia alla consacrazione hollywoodiana.
Fin dall’introduzione in cui Lubrano racconta di sé, si comprende che il libro è un atto di riverenza verso una donna che non ha mai rinnegato le proprie origini, mettendole in evidenza non appena ne avesse modo a conferma di quanto fosse legata, e tuttora lo è, a Pozzuoli.
Con l’ausilio di un nutrito archivio fotografico che raccoglie momenti della vita di Sophia, dei suoi cari e dei suoi amici di gioventù, documenti, locandine cinematografiche Paolo Lubrano ci rende partecipi di aspetti personali della diva che diversamente mai avremmo conosciuto e apprezzato. Così come ci offre l’opportunità di conoscere realtà e personaggi di Pozzuoli che con lei hanno condiviso un attimo, in alcuni casi molto più di un attimo, della propria esistenza e possono testimoniarne l’umanità.
Da uomo di spettacolo, seppure impegnato dietro le quinte, Lubrano coniuga sapientemente la parola scritta con le immagini, regalandoci un affresco narrativo che ha il pregio di distinguersi per garbo stilistico ed eleganza grafica.
Ogni pagina è impregnata di colore e passione che, siamo certi, la Loren sicuramente apprezzerà. Altresì siamo certi che chiunque avrà modo di leggere il libro verrà a sua volta rapito dalla magia di quel sogno chiamato Sophia che agli inizi della carriera rapì Lubrano durante le riprese di uno special dedicato alla diva nella casa di Via Solfatara.
Il libro è impreziosito dalle prefazioni del critico cinematografico Valerio Caprara e della giovane attrice puteolana Ludovica Nasti famosa per aver recitato nella serie televisiva “L’amica geniale”.
Buona lettura
One thought on “Sophia e Pozzuoli. Paolo Lubrano racconta in un libro la “magia” della Loren | Articolo di Vincenzo Giarritiello”