Tony Esposito è fra artisti partenopei più conosciuti al mondo, fra i successi più celebri “Kalimba de luna” inciso nell’84, ha venduto più di 10 milioni di copie, ed è ancora fra i brani che maggiormente viene riproposto dai nuovi gruppi musicali.
Tony Esposito ha concesso a noi del giornale Qui Campi Flegrei un’intervista sul rapporto che ha con i Campi Flegrei e Napoli la sua città natia.
Che rapporto hai con i Campi flegrei e Napoli?
Con i Campi Flegrei ho un rapporto bellissimo, li amo tantissimo perché è un luogo straordinario, un luogo storico-magico… In questa terra ci sono insediamenti di grandi rituali, di grandi magie, ho imparato a conoscerli molto bene fin dall’infanzia con il mio amico Edoardo Bennato che è un grande sostenitore dei Campi flegrei. Edoardo Bennato ha dedicato una canzone a questo luogo meraviglioso ed io ogni tanto ci vado perché Edoardo ha una casa e io vado spesso a trovarlo.
Dove hai vissuto?
Io abito in via Manzoni, quella striscia di terra tra il Vomero e Posillipo. Da un lato vedo il mare di Mergellina ed il porto mentre dall’altro lato si trova Fuorigrotta e poi Pozzuoli, zona da me molto frequentata. Il mio primo disco, dove c’è la voce del mio amico Edoardo Bennato è dedicato al rosso dell’Italsider, infatti lo intitolai “Rosso napoletano” perché si vedeva la colata di ferro di colore rosso nel pomeriggio, il disco ha avuto anche un discreto successo.
Che rapporto hai con questi luoghi?
Il mio rapporto con Napoli è sostanziale, totale, importantissimo… Se non avessi Napoli come riferimento non avrei potuto far niente, nemmeno i miei successi, al di là come il brano “kalimba de luna” che dentro c’è Napoli, dentro ai miei brani si sente della mia napoletanità.
Ti vedremo in futuro esibirti nei Campi Flegrei?
Mi piacerebbe moltissimo fare qualcosa nei Campi Flegrei, in questo periodo mi ho in programma diversi concerti… Con Edoardo Bennato abbiamo spesso parlato di fare un grande concerto in zona, appena finirà questa grande tragedia, quest’incubo, organizzeremo qualcosa insieme ad altri artisti in questo luogo meraviglioso. Come tutti gli artisti i concerti si sono dimezzati a causa dell’emergenza covid. Io ho lavorato, come tutti gli artisti, un quarto rispetto agli altri anni, ma appena finirà questa brutta esperienza organizzeremo un evento dove riunirò molti artisti.