Tu sei qui
Home > Campi Flegrei > I nuovi percorsi archeologici al Rione Terra di Pozzuoli | Virtual Tour dei Campi Flegrei

I nuovi percorsi archeologici al Rione Terra di Pozzuoli | Virtual Tour dei Campi Flegrei

Nell’ambito del progetto di valorizzazione del Rione Terra di Pozzuoli sono state previste una serie di indagini archeologiche. Le ricerche intraprese dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici dirette da Costanza Gialanella hanno messo in luce l’antica città di Pozzuoli dando così vita a uno dei più importanti percorsi di archeologia urbana in Italia. 

Scavi archeologici dal 1993

Gli scavi archeologici, avviati in modo estensivo dal 1993, guidati dall’archeologa Lucia Manuela Proietti con il supporto grafico del geometra Vincenzo Imperatore, rivelano l’intero settore nord-orientale della colonia romana Puteoli fondata dai 300 coloni romani nel 194 a.C. per un totale di 4 insulae. L’ossatura della colonia è costituita dall’impianto viario, organizzato per cardini e decumani e risalente all’impianto originario. 

Fasi insediative di Puteoli 

Delle prime fasi insediative di Puteoli restanoalcune strutture in opera quadrata e in opera pseudopoligonale, spesso rinvenute solo sotto le fondazioni delle strutture successive.

Età augustea

In età augustea, contemporaneamente alla costruzione del Tempio marmoreo, molti isolati vengono interessati da una fervente attività edilizia, fervore testimoniato dalla costruzione di edifici in opera reticolata: tabernae e ambienti a carattere pubblico, ubicati ai lati delle strade. 

Età naeroniana-flavia

In età neroniana-flavia, le strade della colonia vengono fiancheggiate da porticati in opera laterizia su dadi di piperno e rinnovate le facciate degli ambienti prospicienti. A partire dal II sec. d.C. si riscontra un progressivo abbandono del settore nord-orientale, parzialmente riutilizzato nel III e nel IV sec. d.C. come necropoli infantile. 

Tra l’età medio e tardo imperiale si impianta in una serie di ambienti di età augustea lungo il decumano massimo del 194 a.C. un pistrinum, un forno per la lavorazione e la cottura del pane. Per l’occasione la strada, che aveva già perso in età augustea la sua funzione di asse portante trasferita al più settentrionale decumano di via Duomo, viene sbarrata da una porta e annessa al pistrinum

Il Rione Terra viene abbandonato

Il definitivo abbandono di questo settore, nel quale sono stati portati alla luce ed inseriti nell’attuale percorso di visita anche un lupanare o ergastula e un larario entrambi ipogei, viene in gran parte obliterato, quando per impulso del vicerè Don Pedro De Toledo, il Rione Terra, abbandonato per i danni del sisma conseguenti alla nascita del Monte Nuovo nel 1538, viene ricostruito. Tutte le macerie delle fabbriche preesistenti vengono così riversate nei livelli romani non più utilizzati e vengono rasate le strutture dei primi e dei secondi piani per far posto ai nuovi edifici, quelli, oggi, in corso di restauro.  

Il Percorso Archeologico oggi e i nuovi percorsi

Il Percorso Archeologico aperto al pubblico è attualmente limitato al quadrante nord-orientale della rocca ma sarà ampliato nei prossimi mesi estendendo il percorso di visita al decumano cd. di via Duomo a nord, dal quale si raggiungeranno sia le tabernae che fiancheggiavano il lato meridionale della strada, un larario ipogeo sia il Capitolium di tufo, il cui basamento è conservato sotto il Tempio cd. di Augusto e la Cattedrale di San Procolo. Al tessuto urbano di età romana del settore nord del Rione Terra, si aggiungerà anche quello sud, attraversato da due decumani, uno dei quali, denominato decumano di via Villanova, sarà aperto al pubblico, insieme alle tabernae che si affacciavano sulla strada. I nuovi percorsi, aggiunti a quello già esistenti, faranno apprezzare sia la sistemazione a terrazze dell’impianto romano, finalizzato a razionalizzare le superfici edificabili disponibili, sia la posizione di roccaforte del Rione Terra, che domina ancora oggi, l’intero golfo.  

Avatar photo
Anna Russolillo
Napoletana, architetto specializzata in restauro dei monumenti alla Federico II di Napoli. Giornalista, collabora con il quotidiano “Il Roma”. Archeo e Archeologia Viva. Consulente della Regione Siciliana, Parco Archeologico di Himera, Solunto e Iato. Già consulente della Regione Campania, della Soprintendenza Architettonica di Napoli e della Diocesi di Pozzuoli. Ha master e attestati in archeologia e in archeologia subacquea. Già docente di scavo archeologico, rilievo archeologico e aerofotogrammetria. Subacquea con all’attivo numerosi master in archeologia subacquea. E’ fondatore e presidente dell' associazione Villaggio Letterario. Da sempre coinvolta per studio, per lavoro e per passione nel mondo del turismo, dell'arte e dell’archeologia, ama ideare, organizzare, coordinare e realizzare progetti ed eventi culturali, sociali, scientifici e turistici. La Campania e la Sicilia sono le sue due patrie. Questi i suoi siti: www.annarussolillo.it - www.villaggioletterario.it - www.marefest.it - www.trofeomaiorca.it - www.librofest.it - www.roccocoofest.it - www.nolimitswinediving.it
http://www.annarussolillo.it

Articoli Simili

Lascia un commento

Top Menu
Translate »
error: Il contenuto del sito è protetto