
La scomparsa di un giovane uomo, Daniele Corti, coinvolge le due amiche Emma e Kate, nel dissolvere la nebbia, dietro la quale si cela la verità.
La vita di ognuno di noi è segnata da una serie di eventi chiave, alcuni formativi, altri estremamente drammatici, come è accaduto a Daniele, il quale scopre di essere stato adottato in tenera età, motivo per cui lascia la casa genitoriale, per ritrovare le sue radici. Violato nel suo intimo il giovane diviene facile preda per un destino che sembrava segnato.
La solitudine che aveva investito Daniele era ben compresa da Kate, la sua difficile infanzia e adolescenza, vittima inconsapevole di una madre alcolizzata, aveva minato la sua crescita, seppure lei continui a combattere una battaglia personale, per abbattere le barriere di fango che copre le fragili membrane in cui è custodita l’anima.
Arginare i dolori sentimentali non rende Kate così vulnerabile, alimenta in cambio la voglia di fare giustizia, o quantomeno il riuscire a scovarla.
Le emozioni pure, l’amore per i figli, la passione per Andrea Del Greco, fanno di Kate una donna dalla personalità poliedrica, ex poliziotta e esperta nei procedimenti investigativi, vede in Emma è il suo alter ego. Quest’ultima è una scrittrice, ama cucinare, accudire i figli altrui e pur restando nelle retrovie, si adopera in un ruolo fondamentale per la narrazione.
Nelle storie crime i duo di investigatori apre uno scenario vasto, pensiamo a Holmes e Watson, Ballard e Bosch, Poirot e Hastings, Tommy e Tuppence, e potremmo citarne molte altre. La scelta del duo o del trio rende i gialli irresistibili, in fondo per risolvere un delitto c’è bisogno di una squadra. L’alchimia che si crea tra loro, rende complice il lettore, concedendo così varie prospettive di analisi e, rendendo la storia molto più intrigante.
Le malinconie e le insicurezze di Kate trovano sollievo nel pragmatismo di Emma, nella sua fervida immaginazione, scoprendo così tasselli di storie che trovano poi una spiegazione finale.
Dalla scomparsa di Daniele gli eventi si susseguono con grande rapidità, le ricerche si concentrano nell’ambito del percorso che il giovane compie per ritrovare la madre biologica.
Agisce da contralto la figura di una donna Malvina che personifica la figura della strega cattiva: bella, sensuale, affascinante e letale. Il veleno che infonde è invisibile a occhio nudo, scorre nelle vene dei suoi adepti, che ignari si donano a lei senza alcun timore.
Emma e Kate vivranno la loro decima avventura fino all’ultimo respiro, complici e artefici nella lotta contro le ingiustizie, paladine moderne in un mondo che è travolto dagli spiriti del male, cui scopo è dettato dalla foga di potere e denaro, gli unici dogmi nei quali le persone infami si identificano.
La collaborazione narrativa, che vede Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti protagoniste di una coppia, che attraversa storie, fatti e personaggi, dipingendo un quadro d’insieme originale. I dialoghi, a volte pungenti, somigliano alle bizzarre schermaglie, dove i veri amici si scambiano idee e opinioni. Le immaginiamo così, nel loro studio virtuale, a compiere l’ennesima avventura di Emma e Kate. Il velo purpureo delle creatrici crime resiste alle incurie del tempo, per regalarci il sano senso dell’avventura, con un pizzico di nostalgico romanticismo.