
Gea Palumbo dopo il successo di “Quadrilli” riscrive la storia dei Campi Flegrei partendo dai nomi e dalle fonti.
Se con “Quadrilli” la storica si è tuffata nel Sud riscoprendo il mondo delle bizzoche e dei loro reliquiari con il suo nuovo libro “Ricominciamo dai nomi, dai miti e dalle fonti nei secoli. Procida, Ischia, Cuma, Bacoli, Baia, Miseno, Monte di Procida, Cappella, la via per Quarto, Pozzuoli e il Monte Barbaro nella lunga durata” intende ridare visibilità alle Fonti antiche che nei secoli hanno continuato a parlare dei Campi Flegrei. La storica si muove tra documenti e immagini antiche che consentono che non si spezzi mai il filo della narrazione e che legano il territorio “ardente” alla storia e ai miti di Napoli e di Roma. Tra le fonti, spesso sorprendenti, si trovano riscoperte che raccontano ad esempio di Baia, luogo della dolce vita degli antichi romani, divenire una terra desolata con teschi di soldati sulla spiaggia; o anche immagini che raffigurano Cuma e l’Averno come poteva immaginarli un incisore del Cinquecento che doveva illustrare il sesto libro dell’Eneide di Virgilio.

Di queste Fonti di lunga durata l’Autrice parlerà durante la presentazione del suo libro “Ricominciamo dai nomi” giovedì 27 febbraio p.v. alle 16.30 al Maschio Angioino nella Sala Galasso presso la Biblioteca della Società Napoletana di Storia Patria. L’incontro vedrà l’introduzione della professoressa Renata de Lorenzo, Direttrice della Biblioteca e dialogheranno con l’Autrice lo scrittore Nino Daniele, già Consigliere Regionale della Campania e il professore Luigi Mascilli Migliorini, Accademico dei Lincei.
L’Autrice, già docente per oltre venti anni all’Università di Roma Tre, è oggi presidente dell’Accademia dei Campi Flegrei e porta avanti, con l’aiuto di un solerte Direttivo, un programma denso di eventi ospitando studiosi e studiose provenienti da ogni parte d’Italia. Un brindisi augurale sarà indirizzato, oltre che alla diffusione del libro, alla cessazione degli eventi bradisismici che mai come oggi affliggono i Campi Flegrei.
L’evento, aperto a tutti/e, gode del patrocinio, oltre che della Società Napoletana di Storia Patria, di quello del Comune di Napoli.