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Scoperti tesori archeologici durante i lavori dell’Alta velocità della Napoli-Bari

La scoperta è merito di importanti interventi di archeologia preventiva. Di straordinaria rilevanza sono in tal senso i saggi eseguiti in occasione dei lavori dell’ Alta Velocità nei comuni di Napoli, Caserta e Benevento che hanno portato alla luce un vero e proprio tesoro: un Villaggio e una necropoli, databili tra la fine dell’età del Rame (Eneolitico tardo 2800-2200 a.C.) e le prime fasi del Bronzo Antico, in località Gaudello ad Acerra, con capanne e arredi perfettamente conservati e sepolture; una porzione integra dell’antica Via Appia, che attraversava il suburbio della città di Calatia (attuale Maddaloni), in direzione della Statio ad Novas (S. Maria a Vico), con tombe a fossa semplice o copertura a cappuccina, che testimoniano pratiche funerarie come la cremazione e l’inumazione; la villa romana a Solopaca, messa in luce durante le indagini archeologiche preventive, ricadente nel suburbio dell’antica città di Telesia, circondata da terreni coltivati per la produzione di vino e olio; i resti di un santuario dedicato a diverse divinità a Ponte con numerosi e diversificati oggetti votivi.

Sono solo alcuni dei ritrovamenti archeologici, presentati ieri 4 febbraio nella sala Claudia Sottile della stazione di Napoli Afragola, rinvenuti durante i lavori effettuati lungo le tratte Napoli-Cancello, Cancello-Frasso e Telese-Vitulano.

Tra gli altri reperti portati alla luce durante la realizzazione della nuova linea AV/AC Napoli-Bari e presentati ieri nel corso di una conferenza stampa organizzata da Rfi, alla presenza di rappresentanti del Gruppo FS e della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Napoli e della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento, anche una villa romana esposta nella sua interezza riemersa nel comune di Solopaca e numerose sepolture di cultura campana con ricchi corredi funerari, oltre a monete, oggetti in terracotta e statuine in bronzo.

Il convegno

Al tavolo dei lavori hanno preso la parola Mariano Di Maio, Responsabile Ambiente e Territorio RFI; Mariano Nuzzo, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli e Dirigente delegato per la Soprintendenza Abap per le province di Caserta e Benevento per il Capo del Dipartimento avocante dott. Luigi La Rocca; il responsabile dell’Area Funzionale Patrimonio Archeologico della Soprintendenza Abap per l’area metropolitana di Napoli Luca Di Franco; il responsabile dell’Area Funzionale Patrimonio Archeologico della Soprintendenza Abap per le province di Caserta e Benevento Andrea Martelli; la funzionaria archeologa Antonella Tomeo, che per oltre un decennio ha seguito gli scavi per conto della Sabap di Caserta e Benevento; Massimo Comedini, Responsabile Ambiente, Architettura e Territorio Italferr.

Il Soprintendente Mariano Nuzzo ha dichiarato: «Un momento significativo quello di oggi in cui valorizziamo e divulghiamo le nuove conoscenze, emerse dalle indagini archeologiche nelle province di Napoli, di Caserta e di Benevento lungo la nuova linea AV/AC Napoli-Bari; luoghi che rappresentano un patrimonio unico, testimoni della storia, dell’arte e della cultura di un territorio da preservare e tramandare. La realizzazione delle infrastrutture ci ha consentito di far emergere tasselli concreti della nostra identità storica, ereditata dal passato per essere proiettata verso il futuro. Gli eccezionali rinvenimenti hanno colmato in alcuni casi un grande vuoto cronologico e culturale, noto in Campania per le varie fasi di occupazione territoriale e hanno aperto continui spunti di riflessione e ricerca… I nostri suoli sono ricchi di storie da raccontare ed è stato il lavoro di squadra e la dedizione dei funzionari che hanno lavorato nel corso degli anni, Paola Aurino, Antonella Tomeo, Luca Di Franco e Andrea Martelli, che ringrazio sentitamente, che ci spinge con entusiasmo a valorizzare e a restituire queste cruciali tracce storiche, attraverso una serie di allestimenti. Il primo alla fine del mese di febbraio al nostro Centro Operativo di Benevento, perché è necessario ripensare il nostro modo di rendere accessibile il patrimonio “diffuso” per guardare al futuro con responsabilità».

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Anna Russolillo
Napoletana, architetto specializzata in restauro dei monumenti alla Federico II di Napoli. Giornalista, collabora con il quotidiano “Il Roma”. Archeo e Archeologia Viva. Consulente della Regione Siciliana, Parco Archeologico di Himera, Solunto e Iato. Già consulente della Regione Campania, della Soprintendenza Architettonica di Napoli e della Diocesi di Pozzuoli. Ha master e attestati in archeologia e in archeologia subacquea. Già docente di scavo archeologico, rilievo archeologico e aerofotogrammetria. Subacquea con all’attivo numerosi master in archeologia subacquea. E’ fondatore e presidente dell' associazione Villaggio Letterario. Da sempre coinvolta per studio, per lavoro e per passione nel mondo del turismo, dell'arte e dell’archeologia, ama ideare, organizzare, coordinare e realizzare progetti ed eventi culturali, sociali, scientifici e turistici. La Campania e la Sicilia sono le sue due patrie. Questi i suoi siti: www.annarussolillo.it - www.villaggioletterario.it - www.marefest.it - www.trofeomaiorca.it - www.librofest.it - www.roccocoofest.it - www.nolimitswinediving.it
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