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Un serial killer semina il terrore: Il buio della ribalta, il nuovo mistery targato Mursia Collana Giungla Gialla

Nella galleria di immagini che percorrono questo crime, l’assassino ripercorre a ritroso l’infanzia e l’adolescenza, minate dal cattivo esempio del padre, uomo borioso e violento. La perpetua giustificazione che Marco Boldoni, questo è la sua identità, cerca nell’assolvere i suoi crimini, sta nell’esigenza di purificare la società dagli esseri che, a suo parere sono stati crudeli con lui.

L’omicidio del padre lo è il primo, lo ha commesso per liberare la madre da quel sordido e pretestuoso atteggiamento di sottomissione al marito, colpevole di aver reso la sua vita un Inferno. Il culmine della sopportazione spinge il giovane Marco a reagire, salvando la donna per sempre. La sete di rivendicazione però non finisce qui, l’essere un ragazzo sovrappeso, vittima di bullismo, incapace di trovare una via d’uscita, gli sviluppa un vuoto emozionale enorme. La soluzione a quell’arresto sentimentale è l’attivazione di una serie di delitti, cui origine riporta inevitabilmente al passato.

La figura della madre è al centro di un incrocio di eventi pericolosi, sostiene le fila del disegno criminale del figlio, celando un atteggiamento mite e remissivo. La relazione tra madre e figlio trascina nel baratro il giovane, complice l’insano desiderio di rivalsa nei confronti del prossimo.

Dopo essere uscito indenne da un grave incidente, nel quale viene colpito da un colpo partito dalla pistola di un ispettore, l’uomo ascende i piani della popolarità televisiva. Finge un altro da sé e distribuisce al pubblico una lacrimevole storia, in cui narra la morte prematura della sua fidanzata, per concludere poi con la salvezza goduta a seguito dell’incidente.

Gli ingredienti per un classico della letteratura di genere ci sono tutti, sfatta eccezione per il finale, infatti il destino regala a Marco un’incontro che scompiglia le carte in tavola.

La travolgente storia d’amore con Bea, una intrepida tassista lo cala nell’abisso del piacere, ma sarà proprio questo atto di fiducia che dimostra a Marco che il male si annida nei cuori degli insospettabili, per compiere senza pietà la loro vendetta. Bea sarà l’argano a cui regala la propria solitudine interiore, frantumando l’infelice condizione di uomo vile.

Con un registro diretto, dialoghi serrati e un inconfondibile stile nero Roberto Ottonelli è l’autore di questo thriller, sapiente artefice di una storia in cui ogni tassello si incastra in una fitta rete di coincidenze, che guidano il lettore nel misterioso e intricato universo di chi uccide.

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Paola Iannelli
Docente di lingua e letteratura spagnola, ha iniziato a scrivere articoli in ambito accademico, ha svolto una tesi di dottorato sul noir partenopeo post moderno presso l’Università di Salamanca. Nel 2020 pubblica il suo primo noir con il titolo Il paradiso non ha un angolo retto con la casa editrice indipendente napoletana Homo Scrivens. Partecipa a vari blog letterari e scrive per un celebre sito dedito alla letteratura Thrillernord. Nel 2021 pubblica il sequel Amarga, che si candida come giallo finalista al concorso letterario Garfagnana in Giallo Barga noir. Nel 2023 riesce a vincere nel medesimo festival il premio per il racconto Al di là del giardino, nel contest Racconti all'ultimo minuto. Nel 2024 entra a far parte dell'Ordine dei giornalisti campani. Attualmente pubblica per Mursia Editore collana Giungla Gialla, ha pubblicato un noir Uno sguardo innocente, vincitrice al Garfagnina in Giallo sezione Giallo classico nel 2024. Partecipa attivamente in convegni internazionali dedicati alla letteratura di genere, in particolare con Tenerife noir, noto festival che si tiene ogni anno nella capitale canaria.
http://www.paolaiannelli.it

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