Ieri 5 dicembre 2024 per la prima volta un’Ente regionale ha incontrato i Ristoratori Flegrei per far conoscere, valorizzare e lanciare il comparto.
Un tavolo di confronto con i ristoratori del territorio dei Campi Flegrei, per il lancio di un nuovo progetto di natura aggregativa, che mira a raggiungere obiettivi di sostenibilità, progresso e rilancio del settore. È l’iniziativa promossa dall’architetto Francesco Maisto presidente dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei, nell’ambito della promozione dei prodotti agricoli locali tradotti in sapori a tavola. E per il presidente «non poteva mancare l’anello di congiunzione dell’arte culinaria, espressa con risultati di eccellenza dai ristoratori flegrei».
Il Presidente Francesco Maisto ha convocato il tavolo di ascolto che si è svolto presso la sala riunione della sede dell’Ente (Piazza Rossini, Casina Vanvitelliana) dove ha espresso un suo progetto di natura aggregativa insieme con l’ente, con un nuovo soggetto giuridico che mira a diversi obiettivi di sostenibilità, progresso e rilancio del settore.
I numerosi partecipanti, provenienti da tutti comuni flegrei, hanno accolto con gratitudine l’impegno e la dedizione di un ente pubblico, che per la prima volta presta attenzione alla categoria, esponendo criticità e punti forza.
Il presidente Maisto, raccolte le istanze rivolte in platea, ha esposto l’idea di una nuova forma aggregativa di tipo consortile, che consenta alla storica cucina dei sapori flegrei di varcare tutti confini con autorevolezza e contenuti.
Gli obiettivi sintetizzati sono i seguenti:
- Ristorazione ecosostenibile rivolta alla tutela dell’ambiente attraverso la riduzione materiali plastici e di risulta, con ciclo di produzione ecologico, e marchio di qualità del Parco;
- Proferire maggiore impegno nella riduzione del traffico cittadino, incentivando e incrementando le linee di trasporto pubblico, richiesto a gran voce dalla platea;
- Incentivare l’utilizzo di materie prime naturali, con ingredienti agricoli flegrei, come il pomodoro cannellino, mandarino flegreo, olii, uve e vino, anche se spesso già praticato;
- Proporre una innovativa cucina “antica e tradizionale” rivisitata, anche con le università di riferimento, che possa portare una nuova offerta sul mercato;
- Con l’aggregazione si auspica di agevolare gli acquisti collettivi su grandi quantitativi, con relativi vantaggi economici e riducendo anche l’impatto ambientale dei trasporti;
- Costituire un gruppo di professionisti specializzati nelle materie di amministrazione di impresa, urbanistica e legale, che possano assistere chi ne faccia richiesta, con modalità agevolate;
- Individuare istituti di credito e assicurazioni che possano costituire un ammortizzatore sociale in caso di attività bradisismica, che talvolta, pur non provocando danni, spaventa i clienti di prossimità;
- Maggiore sostegno ai problemi di stagionalità: creazione di modelli di sostegno per i periodi di bassa stagione e di crisi;
Infine grazie alla gentile collaborazione dell’avvocato Massimo Schiano che ha partecipato attivamente al progetto con pregevole consulenza legale, ha spiegato alla platea che il soggetto giuridico consortile costituisce la soluzione migliore da adottare, quale forma aggregativa più solida.
A conclusione il Presidente nel salutare tutti presenti, ha ringraziato l’avvocato Schiano e colto l’occasione di ringraziare il Notaio Roberto Cogliandro che gentilmente sta redigendo una bozza di statuto specifica.
Con soddisfazione di tutti, a ora di pranzo si è conclusa la riunione col sostegno all’unanimità di tutti i presenti, con l’impegno di fissare breve un prossimo incontro, sempre aperto a tutti i ristoratori, piccoli, medi e grandi, dei comuni di Napoli zona Posillipo, Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, e Giugliano costiera, alla presenza l’assessore regionale del ramo.
Le 4 foto sono di A.R.