Apre al pubblico lunedì 6 maggio, alle ore 18:00 nelle sale espositive di Villa Gingerò a Lacco Ameno “Restituta. La scintilla dell’affetto”, mostra che ripercorre oltre 50 anni della rappresentazione che, sin dalla sua prima edizione, nel maggio del 1968, attira nella baia di San Montano centinaia di residenti e turisti per una performance scenica e interpretazione visiva di grande suggestione e spiritualità.
L’apertura della mostra, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lacco Amenoe dall’Associazione ‘Le Ripe’, precede di qualche giorno i festeggiamenti in onore della Santa patrona dell’isola d’Ischia e testimonia il lungo, fecondo rapporto di una comunità con la sua Protettrice. Ogni immagine racconta un frammento prezioso di una tradizione viva e vibrante che non si limita a ricomporre una linea del tempo dei ricordi ma diventa documento, anche antropologico, di una delle tradizioni sceniche più antiche e dal forte coinvolgimento emotivo che si perpetua ancora oggi, re-interpretando così l’antichissima vocazione all’accoglienza di una terra che, fin da Pithekoussai, ha espresso i segni più significativi della civiltà occidentale.
La Sacra Rappresentazione del Martirio e dello Sbarco di Santa Restituta “ad Ripas”, antico nome latino della spiaggia dove sarebbero giunte le spoglie della martire cristiana, si tiene ogni anno il 16 maggio nella cornice naturale della Baia di San Montano, dove, per volontà del compianto Rettore Don Pietro Monti, si mettono in scena i momenti della passione di Restituta, cristiana d’Abitina e vittima della persecuzione ordinata da Diocleziano nel 304 d.C: l’arresto, il processo, il martirio, l’incendio della barca, l’apparizione e l’approdo delle spoglie sull’isola d’Ischia.
L’Associazione Culturale Le Ripe, costituita da persone di diverse generazioni con l’intento di custodire e tramandare questa tradizione, cura l’evento dal 2001.
Foto storiche o più recenti, come quelle in bianco e nero di Lucia De Luise, abiti d’epoca dei principali personaggi della rappresentazione (Restituta, il proconsole romano Proclino, l’Angelo, la pia donna Lucina), pannelli narrativi, installazioni video con le testimonianze di coloro che negli anni hanno partecipato alla messinscena, raccontano oltre mezzo secolo di fede, tradizione, costume, partecipazione popolare e drammaturgia scenica.
Un appuntamento collettivo, quello della Sacra Rappresentazione, di forte richiamo culturale e turistico, che non è mai stato uguale a se stesso, rinnovandosi periodicamente attraverso lo sguardo, l’entusiasmo e l’impegno di chi ne ha curato negli anni la direzione artistica e l’organizzazione: dallo stesso don Pietro Monti a figure quali Rino Gamboni, Giovanni e Raffaele Castagna, Tuta Irace, Marta Scandiuzzi, Franco De Siano, Giannino Monti.
Al vernissage della Mostra, che sarà preceduto alle 17:30 dalla presentazione della tesi di laurea “Restituta d’Africa. La Santa venuta dal mare tra rappresentazioni antiche e rivisitazioni contemporanee” di Noemi Iacono, saranno eseguiti al piano dal M° Maria Gabriella Taliercio, le musiche che ne hanno segnato le passate edizioni, a partire da una delle più amate: il tema composto dal Premio Oscar Ennio Morricone per il film “Mission” di Roland Joffè.
«La mostra “Restituta. La scintilla dell’affetto” nasce per mostrare il lavoro iniziato oltre mezzo secolo fa grazie a un’intuizione brillante di don Pietro Monti e al contributo di tanti personaggi che, con la loro energia creativa, ci hanno lasciato un’importante eredità da tramandare alle nuove generazioni» dichiara Cristina Calise, presidente dell’Associazione Le Ripe e curatrice con Francesco Di Spigno e Tommaso Castaldi dell’allestimento della Mostra.
«Ci sentiamo eredi, quindi responsabili di un patrimonio che arricchisce la nostra identità e il territorio, per questo vogliamo farlo conoscere a un pubblico differente, quanto più ampio possibile. In questo percorso espositivo a Villa Arbusto il visitatore si accorgerà di come è cambiata la rappresentazione, la sua drammaturgia, le scenografie e i costumi, un tempo di raso, oggi di lino e cotone. Oppure conoscerà alcune tradizioni artigianali legate alla Festa. Penso alle ‘lamparelle’, ad esempio. Si tratta– continua la Calise – di lucerne originariamente realizzate in ferro o zinco e alimentate ad olio. Una pratica che era un momento di condivisione comunitaria in preparazione per la festività di Santa Restituta. Anticamente queste lucerne erano poste sui promontori e lungo le coste per accompagnare la Santa durante la solenne processione del 17 maggio. Oggi illuminano la baia di San Montano durante la Sacra Rappresentazione dove la devozione popolare infiamma il luogo attraverso le tante fiammelle che simboleggiano la fede e l’attaccamento di ognuno verso la propria Patrona, rendendo ancora più suggestiva la baia al crepuscolo».
«La mostra parte da un simbolo prezioso dall’innegabile valore identitario– commenta la vicesindaco e assessore alla Cultura Carla Tufano – per intrecciare i fili di un racconto che, tra leggenda, arte e religione, parla di Lacco Ameno e dell’isola d’Ischia, di un patrimonio storico-artistico, ricco di cultura e bellezza, che l’Amministrazione è impegnata a valorizzare e promuovere, per renderlo riconoscibile anche fuori dai nostri confini. Un passo decisivo – ricorda il vicesindaco– è stato riuscire a inserire la Sacra Rappresentazione del Martirio e dello Sbarco di Santa Restituta nell’Inventario del Patrimonio Immateriale della Regione Campania, come ufficializzato e promosso in occasione della prima edizione dell’IPIC a Paestum. Da qui l’idea di una mostra che, come quella dedicata ad Angelo Rizzoli a settembre, diventi un appuntamento fisso della nostra offerta turistica e culturale, anche grazie all’entusiasmo dell’Associazione Le Ripe e allo splendido lavoro di Sintesi Studio sulla parte grafica del progetto, visibile anche negli stendardi collocati lungo il corso principale del paese».
«D’altro canto– conclude la Tufano – è tutta la Festa di Santa Restituta a rappresentare per l’intera amministrazione di Lacco Ameno una formidabile occasione di promozione del territorio. Grazie ai fondi Poc Turismo della Regione Campania, abbiamo investito ancora di più nella Sacra Rappresentazione, che nell’edizione 2024 impiegherà scenografie completamente rinnovate per un allestimento che, ne siamo certi, incanterà tutto il pubblico presente a San Montano il prossimo 16 maggio».