Quinto appuntamento nell’ambito di “Incontri in Accademia. Le fonti di lunga durata”, ciclo di lezioni rivolte a giovani studenti liceali e adulti, organizzato dall’Accademia dei Campi Flegrei con la collaborazione della Diocesi di Pozzuoli. Nell’auditorium del Villaggio del Fanciullo il dott. Pierfrancesco Talamo, archeologo, è intervenuto sul tema “Il popolamento antico dei Campi Flegrei”, illustrando le fitte interazioni tra geologia e archeologia che ne caratterizzano l’età preistorica e come gli effetti dei cicli eruttivi, che si sono susseguiti da 40.000 anni fa fino all’arrivo dei Greci sulla costa, siano stati determinanti per gli insediamenti umani non della sola area flegrea, ma della Campania tutta.
L’indagine archeologica ha documentato l’esistenza di villaggi di capanne (unitamente a materiali d’uso comune, sepolture e impronte umane) che dal Neolitico all’età dei metalli hanno punteggiato prima l’entroterra e poi anche la fascia costiera, dimostrando come la frequentazione umana si sia giovata dei terreni campani resi estremamente produttivi dall’azione vulcanica, terreni ancor oggi considerati i più fertili al mondo.
Mariateresa Moccia Di Fraia