Finalmente è finito, finalmente per chi lo ama (fare le due di notte per cinque volte consecutive è tosta). Finalmente per che lo odia (sopportare una controprogrammazione povera è tosta… vabbè ci sono le piattaforme).
Questo sarà il Sanremo del ballo del qua qua di Travolta e delle accuse a Geolier, di aver rubato la vittoria della serata delle cover. Ma sarà anche il Sanremo migliore di Amadeus, re Mida del festival da cinque anni. Cinque anni in crescendo, un’operazione mediatica immensa, una città rivoluzionata, palinsesti televisivi e radiofonici monotematici. Il Sanremo di Fiorello, spalla irrinunciabile di Amadeus, guru dell’intrattenimento televisivo.
Non importa chi ha vinto, come al solito sarà il pubblico a decidere chi ascoltare di più, in genere chi vince è colui o colei che si ascolta con piacere anche sulle spiagge l’estate successiva. Ne parliamo ad agosto.