Servono centoventimila euro per l’acquisto delle giostre inclusive del Parco senza frontiere dei Campi Flegrei.
Con i pochi incentivi, almeno allo stato attuale, il parco inclusivo di Vigna a Pozzuoli resta al palo.
Per aiutare ad acquistare le giostre è nata “Play for All”, la rassegna di inclusione sociale, organizzata e promossa dal Gruppo archeologico Kyme, Villaggio Letterario, Lunaria A2 e dall’Accademia dei Campi Flegrei, in collaborazione con la Diocesi di Pozzuoli e con il Parco senza Frontiere, con il patrocinio morale del Comune di Pozzuoli.
Il primo appuntamento di “Play For All” è alla Chiesa del Carmine a Pozzuoli il 6 gennaio alle ore 17.30 con una serata di musica con il “Coro Gospel the light” con Virginia Sorrentino e con Pasquale De Rosa al piano Rhodes Organo, Mimmo Visconti alle tastiere e computer e coro: Jacopo Martone, Roberta De Maio, Gerardina Corrado, Gina Manna, Elena Chiappa, Rocco Landi, Stella Belladonna, Letizia D’Ambrosio
L’evento è gratuito.
La conferenza stampa di presentazione, moderata dal direttore di Canale 21 Gianni Ambrosino, si è tenuta questa mattina a Pozzuoli, presso il Villaggio del Fanciullo.
Ha aperto la conferenza stampa il direttore dei Beni culturali della Diocesi di Pozzuoli, don Roberto della Rocca. A seguire sono intervenute le ideatrici del progetto Anna Abbate, Anna Russolillo, Sonia Gervasio e Gea Palumbo. A illustrare il progetto del Parco inclusivo di Pozzuoli è stata Florinda Tegazzini ideatrice del progetto “Parco Senza Frontiere”.
Florinda Tegazzini, l’ideatrice del Parco Senza Frontiere ha esordito dicendo: «Sono una madre di tre bambini, di cui gli ultimi due non vedenti. Una sera stavo cercando un un gioco che potesse coinvolgere tutti e tre i miei figli contemporaneamente. E da lì è nata l’idea di un parco giochi inclusivo, un luogo dove i bambini, indipendentemente dalle proprie abilità, potessero giocare insieme. Così ho iniziato a sognare di realizzare uno spazio inclusivo nel nostro comune. Un parco giochi inclusivo è un luogo progettato per essere accessibile a tutti i bambini, indipendentemente dalle loro abilità. È un luogo dove ogni bambino si sente benvenuto e ha l’opportunità di giocare e divertirsi insieme agli altri. È un ambiente che promuove l’inclusione la diversità e la gioia del gioco per tutti. Immaginiamo un parco giochi con attrezzature accessibili come altalene con sedili adattabili, scivoli con rampe integrate per bambini in sedia a rotelle e strutture con diverse modalità di accesso, intorno a quest’area ci sono sentieri tattili che collegano le diverse sezioni del parco, permettendo ai bambini non vedenti di muoversi in modo autonomo e sicuro. Insieme possiamo fare la differenza per la realizzazione di questo sogno. Che non resti tale ma una possibilità concreta che possiamo trasformare in realtà. Ogni contributo, grande o piccolo, ci avvicina un passo in più per la realizzazione di questo spazio inclusivo. Il potere della nostra comunità è, nell’unirsi per creare un futuro migliore per tutti i nostri bambini. Grazie per il vostro sostegno e per fare parte di questo incredibile viaggio verso l’inclusione e la gioia di ogni bambino».
«Giochi senza frontiere, giochi senza barriere, giochi per tutti. Ma il gioco è gioco. I bambini giocano insieme e imparano dal gioco a conoscersi e a conoscere gli altri. Mi hanno colpito le parole di Florinda. Un luogo dove far giocare i suoi tre bambini insieme. Noi siamo presenti per sostenere il “Parco senza frontiere” per far giocare tutti i bambini insieme ai figli di Florinda» ha detto Anna Abbate nel suo intervento.
«L’obiettivo di questa rassegna Play for All è organizzare, promuovere e realizzare eventi al fine di far raccogliere fondi direttamente al Comitato di volontari del “Parco Senza Frontiere”» ha detto la scrivente.
L’Accademia dei Campi Flegrei ha deciso di partecipare a questo progetto «perché è ben consapevole, non solo del valore sociale e culturale che il gioco ha sempre avuto nei secoli, ma anche di come proprio i Campi Flegrei siano uno dei luoghi più importanti dove si vedono ancora oggi le tracce della grande partecipazione popolare ai giochi pubblici dell’antica civiltà romana. Anche le fonti letterarie, oltre quelle monumentali ci tramandano l’importanza del gioco in questi luoghi. Basta pensare, per citare solo una delle fonti, al sesto libro dell’Eneide dove Virgilio descrive i Campi Elisi, che sono il luogo della felicità dove coloro che sono vissuti bene andranno dopo la morte, come un luogo dove si gioca. E i Campi Elisi corrispondono alla zona sotterranea più vicina a Cuma e Bauli. La divulgazione e la valorizzazione di queste fonti, nella maniera più inclusiva possibile, rispondono in pieno alle finalità del nostro statuto» ha detto la presidente Gea Palumbo.
Per Sonia Gervasio presidente di Lunaria Onlus A2 «Le associazioni svolgono un ruolo vitale nel tessuto sociale italiano, rappresentando una parte integrante della vita delle comunità in tutto il paese, in questo specifico caso l’unione delle nostre quattro associazioni vuole contribuire a sostenere quello che è il diritto a una vita indipendente e inclusiva per le persone con disabilità, e il Parco senza frontiere ne è un esempio».
Le conclusioni sono state affidate al professore Giulio Sodano, direttore del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.
Tra il pubblico intervenuto la dirigente del IV Ic Pergolesi Francesca Coletta che ha dato sottolineato l’importanza del gioco «essenziale allo sviluppo perché contribuisce al benessere cognitivo, fisico, sociale ed emotivo dei bambini».
L’evento Gospel del 6 gennaio 2024 è patrocinato e sponsorizzato dalle associazioni Gruppo Archeologico Kyme, Villaggio Letterario, Lunaria Onlus A2, Accademia dei Campi Flegrei, Bava srl, il Capitano Pozzuoli e Il Blamangieri.