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Fondazione Banco di Napoli. La Belle Époque: una mostra e un libro ispirati dai “Grandi Magazzini”. Tra abiti, dipinti e sculture.

Napoli e la moda nella Belle Époque è il tema dell’incontro ispirato dai Grandi Magazziniche si terrà domani 6 ottobre alle ore 16.00 presso il cinquecentesco Palazzo Ricca (Via Tribunali, 213) sede della Fondazione Banco di Napoli. Una mostra e un volume (a cura di Bianca Stranieri) al centro dell’incontro, dove i “Protagonisti” sono il “commercio della moda e la socialità a Napoli Tra Otto e Novecento“.


Alle 16.00 dopo i saluti del Presidente della Fondazione Banco di Napoli, Orazio Abbamonte e del Presidente Fondazione ILCartastorie, Marcello d’Aponte, interverranno Nadia Barrella e Giuseppe Pardini (Università Vanvitelli), Maria Rosaria De Rosa (Università Suor Orsola Benincasa). Alle ore 17.30 verrà inaugurata la mostra, alle 19.00 seguirà il concerto di musica classica napoletana del Liceo Palizzi di Napoli e un cocktail.

La Mostra e il volume sono patrocinati dalla Fondazione Banco di Napoli e dal Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università Luigi Vanvitelli, guidato dal Professor Giulio Sodano, sotto la tutela della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania.

«L’esposizione è stata realizzata anche con il contributo dell’Emeroteca dell’Archivio Storico del Banco di Napoli – sottolinea il Presidente Abbamonte – ricca di più di 4.000 quotidiani e periodici. La Fondazione, rendendosi promotrice dell’iniziativa, ha inteso dare un sostegno ulteriore a una più estesa diffusione di conoscenze intorno a vicende, spesso sottovalutate, di notevole rilevanza, che hanno scandito la storia, anche recente, della città e del Mezzogiorno d’Italia, inscrivendola in percorsi di sviluppo europei ed internazionali».

Il progetto

In mostra: manifesti pubblicitari disegnati da grandi artisti, cartoline, sculture, abiti e dipinti inediti realizzati a Napoli, durante la Belle Époque.

Il progetto ideato da Bianca Stranieri e Silvana Musella Guida, racconta di una Napoli fatta di imprenditori e di proprietari di grandi magazzini, con oltre 200 dipendenti e di una moda elegantissima, come documentano i cataloghi di fine ‘800, che raccolgono addirittura più di cento tessuti. La moda a cavallo tra l’Ottocento e i primi anni del Novecento inizia a diventare uno dei più imponenti settori del mondo occidentale. A Napoli, città vivace e moderna gli atelier dei sarti diventano i centri della vita mondana. L’abbigliamento femminile si avvia verso una vera e propria rivoluzione del costume, verso la liberazione del corpo della donna da capi costrittivi, primo tra tutti il busto. 
«Ho rievocato la fulgida storia del commercio dei generi di moda a Napoli tra fine Ottocento e inizio Novecento attraverso l’attività dei suoi protagonisti, i Mele in testa, ben riassunta dal discorso del sindaco Miraglia alla cerimonia per il cavalierato di Emiddio Mele, che con questi si congratulò per aver dimostrato con i fatti che era possibile trasformare l’economia del Paese, e che tutti, da quel giorno, avrebbero dovuto “far voto” che Napoli diventasse “città del lavoro”. Parole di grande attualità, che faccio mie e che devono essere stimolo per le azioni delle attuali e future generazioni, coscienti del valore di chi di questa città ne ha fatto un’eccellenza» afferma la curatrice Bianca Stranieri

Il corpus di documenti proviene da tre importanti archivi: Fondazione Banco di Napoli, Fondazione Mele, la raccolta del collezionista e studioso Gianmaria Lembo. La mostra è in collaborazione con la Fondazione Mondragone, e accoglie rari abiti dell’imprenditore Ugo Cilento e di collezionisti privati.
Il progetto ha coinvolto i giovani dell’Istituto Nitti e quelli del liceo artistico Filippo Palizzi, che hanno organizzato un’elegante sfilata di moda e un grande concerto di musica classica napoletana ispirati al tema.

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Anna Russolillo
Napoletana, architetto specializzata in restauro dei monumenti alla Federico II di Napoli. Giornalista, collabora con il quotidiano “Il Roma”. Archeo e Archeologia Viva. Consulente della Regione Siciliana, Parco Archeologico di Himera, Solunto e Iato. Già consulente della Regione Campania, della Soprintendenza Architettonica di Napoli e della Diocesi di Pozzuoli. Ha master e attestati in archeologia e in archeologia subacquea. Già docente di scavo archeologico, rilievo archeologico e aerofotogrammetria. Subacquea con all’attivo numerosi master in archeologia subacquea. E’ fondatore e presidente dell' associazione Villaggio Letterario. Da sempre coinvolta per studio, per lavoro e per passione nel mondo del turismo, dell'arte e dell’archeologia, ama ideare, organizzare, coordinare e realizzare progetti ed eventi culturali, sociali, scientifici e turistici. La Campania e la Sicilia sono le sue due patrie. Questi i suoi siti: www.annarussolillo.it - www.villaggioletterario.it - www.marefest.it - www.trofeomaiorca.it - www.librofest.it - www.roccocoofest.it - www.nolimitswinediving.it
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