Il bradisismo flegreo dal 2005 circa si sta manifestando con un sollevamento il cui apice è nei pressi del Rione Terra successivo ad una fase di subsidenza che aveva avuto inizio dall’inizio del 1985.
Questo bradisismo negativo ha assunto una velocità media più o meno speculare rispetto alla precedente subsidenza.
In uno studio pubblicato nel 2017 (De Natale ed altri) si era ipotizzato che con l’approssimarsi ed il superamento del livello massimo di deformazione raggiunto nel 1984, il numero delle scosse e la loro energia sarebbero aumentate. Tale livello è stato raggiunto e superato a partire dalla primavera dello scorso anno. Con l’arrivo del mese di Agosto dopo una breve tregua, la sismicità ha avuto un aumento producendo anche tre sciami sismici. La notte dello scorso 18 Agosto sono state registrate oltre 100 scosse, alcune delle quali ben percepite dalla popolazione. La principale ha raggiunto una “magnitudo durata” di 3.3 poi ricalcolata a 3.6. Questa scossa, insieme ad altre ravvicinate, hanno destato una comprensibile preoccupazione tanto che molte persone hanno deciso di scendere in strada. Gli addetti ai lavori particolarmente con gli sciami sismici, cercano di capire tempestivamente i meccanismi di rottura e l’evolversi complessivo del fenomeno. Si valutano vari elementi per capire se essi possono essere l’effetto di una modifica nel sottosuolo con un eventuale movimento di magma. I dati al momento hanno scongiurato tale evenienza. Anche il 18 Agosto si è trattato di scosse definite “vulcano-tettoniche” con l’attivazione di piccole faglie superficiali secondo le caratteristiche conosciute in quest’area vulcanica. Nel bollettino settimanale dell’INGV di Napoli diramato il 22 Agosto si ribadisce che la velocità di sollevamento è tornata a circa 15 mm/mese dopo un breve periodo che era sembrato rallentare. (Maggio – Luglio)
Sarà necessario valutare l’andamento nelle prossime settimane per capire se il bradisismo negativo in atto possa avere un’accelerazione. L’INGV in ogni caso ribadisce attraverso i bollettini settimanali (sito ufficiale dell’OV) che al momento non ci sono elementi che possono preludere ad una imminente evoluzione negativa del fenomeno. Esso deve essere monitorato di continuo e attentamente per registrare eventuali variazioni importanti. A media scadenza non è possibile prevedere un’eruzione vulcanica che, in ogni caso fornirebbe, secondo gli esperti, ulteriori fenomeni precursori che al momento non ci sono. Permane il livello giallo di ‘attenzione’ in vigore dalla fine del 2012 che prevede un eventuale innalzamento ad “arancione” ovvero preallarme, prima di dichiarare il massimo grado di criticità “rosso” ovvero di evacuazione.
Come è avvenuto nel passaggio dallo stato di quiete “verde” a “giallo” nel 2012, l’ente preposto per un eventuale passaggio ad “arancione” è la Protezione civile (che si interfaccia continuamente con gli esperti dell’Osservatorio Vesuviano) mentre l’ordine di evacuazione può essere dato solo dal Capo del Governo in carica. E’ necessario sottolineare che può essere pericoloso avere comportamenti soggettivi in caso di nuovi terremoti; è invece necessario seguire i consigli che più volte la Protezione Civile ha diramato. Ciò è fondamentale per la prevenzione personale e collettiva.
Di seguito propongo il link del progetto “io non rischio” della Protezione Civile per la prevenzione in caso di terremoti.