L’istinto di uccidere appartiene a ognuno di noi, spesso celiamo sotto i veli della cristiana benevolenza, quel desiderio inconscio che ci farebbe ammazzare la figura che ci torna contraria. Una tale propensione è reale e atavica, i nostri antenati in epoca preistorica dovevano uccidere per sopravvivere. Sarà per questa ragione, o per altre infinite cause che nell’essere umano la lotta interiore fra il bene e il male resta ferma in un limbo. Alcuni riescono a dominarla, altri la usano per dimostrare a se stessi che sono capaci di compiere atti di crudeltà.
In questa storia nera due uomini, apparentemente lontani tra loro, si affrontano, o meglio si sfidano cerando di superare ostacoli e contraddizioni. Il primo è un serial killer, l’altro è un poliziotto, entrambi ossessionati da una personalità e un carattere ambivalente.
La vicenda si svolge a Milano, un uomo tale Marco Bordoni vive ai margini della società. Le caratteristiche fisiche e caratteriali mostrano, senza ombra di dubbio, il lato fragile, partendo dalla mole di grasso che circonda il suo corpo, per arrivare all’inadeguata attitudine nei riguardi del genere umano. Vittima di violenza domestica, Marco cresce all’ombra di una madre che lo protegge oltremodo, costruendo un cerchio di affettività nel quale il figlio vive protetto.
Marco, però non vuole subire alcun tipo di violenza, certo di farla franca inizia a commettere una serie di delitti, con cui dimostra di essere il più forte, il più capace.
Il rancore verso un passato così dolente, non gli impedisce di amare, una donna apre un varco verso cui Marco inizia a vedere la ricompensa, dopo anni incisi dal buio.
L’ispettore incaricato di risolvere il caso di questi efferati delitti, non ha di certo un profilo lineare, ossessioni e atteggiamenti violenti, disturbano la quotidiana, spasmodica funzione investigativa.
Entrambi sono al centro di quel cerchio, percorrono strade opposte per ritrovarsi al medesimo punto di partenza, in tal maniera non potranno evitare lo scontro.
Le figure femminili sono il punto debole di questa diabolica circonferenza, donne che cercano di saldare i lembi di vite distorte.
Il dolce sorriso della morte è un racconto nero e intimo, penetra nei cunicoli oscuri della mente umana, dove gli spiriti ribelli, si ostinano nel condurre l’infame cammino verso la crudeltà.
Finalista al prestigioso premio Garfagnana in giallo 2023 decreta l’esordio nella collana Giungla Gialla Mursia Editore, di uno scrittore di talento come Roberto Ottonelli