La Città metropolitana di Napoli ha approvato la permuta di un capannone e un’area esterna di proprietà dell’Ente, siti nella zona di Via Arenaccia – area dell’ex caserma Vigili del Fuoco, con un immobile di proprietà dell’Agenzia Regionale ARPAC, sito nella sede di S. Maria La Nova.
L’operazione rientra nel percorso di valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’Ente, che ha l’obiettivo di riunificare in un’unica proprietà tutti gli spazi distribuiti intorno al Chiostro maggiore del complesso monumentale di Santa Maria La Nova.
“Con questo atto abbiamo suggellato un altro importante tassello in ordine alla Valorizzazione del Patrimonio Immobiliare, – afferma il Consigliere delegato al Patrimonio, Antonio Sabino – apportando un notevole introito all’Ente su due direttrici”.
“Da un lato l’operazione consente di acquisire al patrimonio una ulteriore porzione di valore del Sito monumentale elevandone così il pregio e il complesso valore immobiliare e riunificando in un’unica proprietà, tutti gli spazi distribuiti intorno al Chiostro maggiore; con l’unificazione dell’intero Complesso sarà possibile attuare politiche e attività di valorizzazione del sito storicoculturale di più ampio respiro, agevolate senza dubbio da una gestione unitaria dell’immobile sotto il profilo tecnico-manutentivo, per un complessivo miglioramento strutturale del Complesso nonché per una più rapida realizzazione del restauro delle facciate, già in programma.
“Dall’altro lato, l’operazione di alienazione all’Agenzia regionale ARPAC di un immobile di proprietà, quale la parte del Complesso dell’Arenaccia, rappresenta un introito considerevole per l’Ente, in quanto consente di risparmiare spese di ristrutturazione, manutenzione ordinaria e straordinaria su un immobile, che attualmente versa in uno stato di forte degrado, su cui necessitano interventi di carattere strutturale ai fini di consolidamento delle struttura fino al livello di sicurezza”.
La Città metropolitana di Napoli è impegnata a valorizzare il suo patrimonio immobiliare per renderlo più fruibile ai cittadini e per generare nuovi introiti per l’Ente.
