I racconti neri hanno da sempre alimentato la curiosità dei lettori, sono la fonte d’ispirazione per trasposizioni cinematografiche di rilevanza internazionale. Le ambientazioni fumose, la presentazione di vite lacerate dall’odio, dalla violenza, dalla subdola infamia, depongono le basi per la costruzione di trame avvincenti, che assorbe l’attenzione dei lettori dal primo all’ultimo rigo.
Sabato 15 luglio si è tenuta la premiazione di un prestigioso premio letterario Garfagnana in giallo, nella coreografica cornice medievale di Barga. Il festival prevede numerose categorie, tra cui il contest Racconti all’ultimo minuto.
La sfida consiste nel dare seguito, in sole quattro ore, a un incipit donato da una scrittrice, di fama nazionale, come Alice Bassi.
Quest’anno la giuria ha votato come miglior racconto il testo intitolato Al di là del giardino, nato dall’astro nascente della letteratura di genere partenopeo Paola Iannelli.
La familiarità con questo tipo di sfide letterarie ci conduce all’esordio di un altro grandissimo scrittore: Maurizio de Giovanni, il quale presentò la figura del commissario Ricciardi, partecipando a un contest di scrittura creativa.
Al di là del giardino parla attraverso la voce di un ricordo, nel quale la protagonista, di cui non è citato il nome, chiarisce le ragioni che hanno armato la sua mano, contro una violenza di gruppo subita nell’adolescenza.
Nell’incipit della Bassi il termine stupida, ripercorre la linea narrativa, perché in fondo non vi è cosa più stupida che macchiarsi di un atto simile. L’eco del riscatto fisico e morale percorre il racconto, in un altalenarsi di sensazioni, di odori, di colori che trasportano il lettore in un universo femminile devastato da tanta crudeltà.
Il ciclo narrante appare a tratti distopico, pur resistendo alle inquietudini che celebrano il folle desiderio di vendetta, principio innaturale dell’anima.