Una vera e propria sfida. È quella che lancia Giuseppe Vesi al primo classificato della Top 50, scelto qualche giorno fa come migliore pizzaiolo d’Italia 2023. “La sfida sarà basata su un classico: la pizza Margherita, ma altra caratteristica è quella del metro di giudizio. Sarà, infatti, secondo le intenzioni di Vesi, una giuria popolare, scelta a caso attraverso la richiesta di autocandidarsi, a giudicare quale sia la migliore Margherita. Ma non solo. Tutti i giudici al momento dell’assaggio dovranno essere bendati, come ha sempre fatto in passato l’Associazione Verace Pizza, in maniera tale da non essere condizionati da alcun altro fattore esterno, oltre il gusto e la piacevolezza.
“Ho deciso di intraprendere questa iniziativa, perché non danneggia chi come me ha un marchio centenario consolidato, ma i tanti giovani bravi, che lavorano nell’ombra e non hanno sponsor – spiega Vesi – perché sono tante troppe, le classifiche che si arrogano il diritto di assegnare primati a questo o quel pizzaiolo. Il criterio oggettivo di valutazione può essere solo uno: la degustazione senza condizionamenti esterni”. “A Diego Vitagliano – prosegue – rivolgo l’invito a rispondermi, se accettare o meno questa sfida che si svolgerà in un locale ‘neutrale’, dove lo sconfitto pagherà il conto e una donazione di diecimila in beneficenza”. “Nessuna autorevole guida determina il ‘numero uno’ in Italia, tanto per citarle, mi riferisco a Gambero Rosso e Michelin, solo questa Top 50, elegge il migliore. Ma con quali criteri? Forse su quelli, qualche approfondimento sarebbe da sperare”.