Un romanzo ambientato negli anni ’90. Una prospettiva nuova per raccontare il fenomeno camorristico visto dall’interno. “Requiem sull’ottava nota. Le indagini del capitano Mariani” è il libro del giornalista Giovanni Taranto pubblicato a giugno da Avagliano editore. “Un grande affresco – scrive nella prefazione Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia 2013-2017 – sorprende affascina, introduce ai misteri della lingua napoletana, svela le tecniche investigative più raffinate. Insieme, fa comprendere quali siano le cause storiche, economiche e sociali che hanno reso la camorra parte integrante del tessuto sociale Vesuviano, di Napoli e della sua area metropolitana. E come sia possibile, forse, liberarsene per sempre”. Il romanzo è vincitore del premio Misstery dell’edizione 2023 del Festival Nazionale del Giallo di Napoli.
Martedì 20 giugno (alle ore 18) l’autore sarà in piazza “Giancarlo Siani. Giornalista” all’interno del bene confiscato Casa Mehari, in via Nicotera n. 8, Quarto, Napoli. Con Taranto interverranno: Anna Capasso (dirigente della Città Metropolitana di Napoli al patrimonio e ai beni confiscati), Antonio Sabino (sindaco di Quarto), Ottavio Lucarelli (comitato scientifico Fondazione Polis), Ciro Biondi (giornalista), Arturo Delogu (Artemide Aps). Ingresso libero e diretta streaming sulla pagina Facebook di Casa Mehari.
Sinossi. Siamo negli anni ’90. Camorra, mafia, estorsioni, droga e microcriminalità sono gli avversari quotidiani del capitano Giulio Mariani, romano de Roma, al comando di una compagnia dei Carabinieri nel Vesuviano. Pochi gli spiragli per la vita familiare. Pasqua è vicina. L’attività del racket si intensifica. Uno showroom viene devastato per costringere il titolare a pagare il pizzo. Gli scontri fra cosche per il controllo dello spaccio si inaspriscono. Un sedicenne, usato come sentinella da una delle “famiglie” rivali, rimane ferito gravemente in un raid. Mariani indaga, affiancato dal Nucleo Operativo, dalla Pm napoletana Clara Di Fiore, e dall’amico Gianluigi Alfano, nerista. Ai due casi si intrecciano omicidi irrisolti e nuovi scontri a fuoco. Ma un mistero complica le indagini. Mariani riceve dei pizzini anonimi, inizialmente incomprensibili. Il mittente sembra voler indicare ai Carabinieri i responsabili di episodi estorsivi, traffici di stupefacenti, boss e killer delle fazioni in guerra. C’è da fidarsi? Chi c’è dietro quelle soffiate? Qual è il suo vero interesse? Al capitano Mariani, l’onere di decifrare le criptiche indicazioni dell’enigmatico informatore e trovare prove concrete che le confermino. Per farlo, dovrà scavare nel ventre della città vecchia e confrontarsi con personaggi particolari, spesso inquietanti. Il tutto tentando di strappare il minorenne ferito e il suo fratellino a un destino segnato, al soldo della camorra. Sullo sfondo, la vita di caserma, le tradizioni pasquali, il folclore e la filosofia del Vesuviano.
L’autore. Giovanni Taranto è giornalista specializzato in cronaca nera, giudiziaria, investigativa. Sue, alcune delle più importanti inchieste sulla camorra del Napoletano. Dal 2019 al 2021 ha presieduto l’Osservatorio permanente per la legalità oplontino. È stato tra i fondatori di Metropolis Network, dal 1995 al 2013 una delle realtà di punta del giornalismo in Campania. Come direttore di Metropolis TV, realizzando programmi con magistratura e associazioni antiracket, ha contribuito a svelare molti retroscena del crimine organizzato e della mafia del Vesuvio. Oggi è condirettore di «Social News», house organ di Auxilia Onlus, e tiene seminari di giornalismo in diversi atenei. Cintura nera 7° Dan di Taekwondo e 4° Dan di Hapkido, è Grand Master Unitam/Song Moo Kwan. Insegna arti marziali nella scuola pubblica, per l’autodifesa femminile e per il recupero dei minori a rischio. È un operativo del Gruppo di Fatto della sezione di Pompei dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Con Avagliano editore ha pubblicato La fiamma spezzata (2021). Vive a Torre Annunziata.
Il progetto “In viaggio con la Mehari” è un percorso sui temi della legalità, dell’inclusione e dell’educazione alla cittadinanza finanziato grazie ai fondi dell’8X1000 alla Chiesa Valdese per Casa Mehari, il bene confiscato alla criminalità del Comune di Quarto. Il progetto ha come capofila e responsabile della progettazione “La Bottega dei Semplici Pensieri ODV” in condivisione con la Cooperativa Sociale La Quercia Rossa, Dialogos Aps e ArteMide Aps.
Per gli eventi che si svolgono a Casa Mehari è attivo il bar interno gestito dalla Cooperativa Sociale “La Quercia Rossa”. Non è consentito il parcheggio all’interno del complesso e nelle strade intorno alla villa; pertanto è necessario parcheggiare lungo via Pozzillo e raggiungere a piedi, in due minuti, Casa Mehari.