Ci pare, ad occhio e croce- che le nuove idee, i nuovi eventi che hai in mente, siano ‘nuovi’ dal punto di vista del ‘format’...
“Si, era tempo che avevo in mente questo ‘format’ che ho chiamato ‘Quaderni d’autore’ per definire meglio la mia attività di autore, di organizzatore culturale, di narratore di avventure artistiche mie e non solo mie. Come sai non riesco a fare una sola cosa, essendo io autore, performer e animatore culturale, questo perché ritengo che il contesto, i contesti in cui un autore si immerge è anche il suo habitat culturale, anche se è un po’ di tempo che avevo in mente di caratterizzare meglio esteticamente il mio lavoro d’autore. Già con la performance poetico-teatrale, un lied, Poema del mare e dei sassi che ha avuto molto successo di pubblico, una poesia romanzata, cantata in cui ritmo e musica si fondono in una unica idea estetica, questo era evidente :rappresentare il nocciolo dinamico e sonoro della poesia. Ma mi ero reso conto che non bastava : nella società dello spettacolo, della comunicazione estetica, dovevo inscrivere e scrivere, per maggiore chiarezza mia e di chi lavora con me ,che partecipa con me in questi progetti, in un disegno, in una cornice che definisse a me e agli altri quello che avevo in mente. Ed ecco la formula di cui avevo parlato con i miei amici più intimi come mia intuizione durante i vari festival delle arti che mi hanno visto attore, performer, chansonnier ed organizzatore. Quaderni d’autore era la definizione formale di quello che io intendevo comunicare all’esterno, un prodotto di qualità ma non d’elite. Di festival e manifestazioni culturali ormai ce ne sono a iosa ed è un bene ovvio, ma può essere anche molto dispersivo e confusionario, almeno per me che sono anche un po’aristotelico e cartesiano. Mi piace definire bene il mio lavoro, sia testuale che performativo pur lasciando scorrere spesso come un fiume la mia creatività e degli altri collaboratori, spesso autori enormi e straordinari essi stessi”.
Sembra una prospettiva interessante ma vorrei che tu lo spiegassi meglio con un esempio. So che stai preparando un evento molto importante per il 6 di giugno prossimo a Wesapce, lo spazio curato ed organizzato a Vico vasto a Chiaia da Willy Santangelo.
“Si, proprio li a Wespace, col consenso dell’organizzatore dello spazio galleria d’arte contemporanea, mi sono ritagliato una mia rubrica in cui parlo di estetica, di letteratura ed arte, questo perché lo spazio Wespace ed io intendiamo dare uno sguardo parallelo alle manifestazioni artistiche di rilievo; in particolare distillare il meglio dell’arte poetica, figurativa di questa città che spesso è un oceano in ebollizione per cui un minimo di ordine ‘iconologico’ ed ideativo va fatto. Per esempio rispetto al festival delle arti ‘Premio G.Gigante’ dell’anno scorso e di due anni fa si rischiava di essere troppo aperti a tutto, che non sempre va bene, è difficile gestire una situazione di festival-festa artistica e popolare, con un numero di partecipanti enorme. Meglio organizzarsi per un tipo di Rassegna artistica, poetica, figurativa, performativa e fotografica, che effettivamente ci sarà per tutto il mese di giugno prossimo,(Rassegna d’arte,Premio G.Gigante) entro cui io mi sono ritagliato come autore un mio spazio di identificazione, ‘Quaderni di autore’ in cui il pubblico può facilmente capire quello che si fa. Nella rubrica d’autore, spazio ripeto in cui sono ospite presso Wespace e di Willy Santangelo, ho la possibilità di realizzare un format che riguardano l’estetica, presentazioni di libri e riviste, dialoghi con autori di arte o letteratura, film d’autore ed altro. Una mia personale rassegna d’ arte, che curo io. Per il 6 giugno prossimo ad esempio apriamo questa nuova serie con la presentazione di una rivista molto bella ed interessante, Menabò edita da Terra d’Ulivi una casa editrice di Lecce che fa un lavoro culturale molto all’avanguardia. Quello che interessa a me in particolare. Verrà presentata la rivista e le edizioni di questa casa editrice la cui direzione è affidata alla mano colta e lungimirante di Elio Scarciglia. Saranno presenti l ‘editore Elio Scarciglia, gli autori campani della rivista e della casa editrice Piefilippo Agosti, Cinzia Caputo, Floriana Coppola e Francesco Terracciano, autori di enorme talento e elevatissima cifra stilistica secondo me. Poi ci sarà un Reading collettivo con gli autori e con quanti in sala vorranno partecipare, tutto questo sulla colonna sonora e performance mia e di Monica Marra, cantante pure essa di grande talento ed una voce davvero unica nel panorama canoro non solo napoletano. Dunque una prima parte di narrazione poetica e culturale ed un’altra di festa poetica e canora”.
Pare di aver capito che questo format tu lo voglia replicare anche in altri spazi.
“Il mio proposito è poterlo realizzare ovunque sia possibile. Come sai ho in proposito di farlo, programmarlo dove sia possibile; casa Mehari di Quarto, bene sequestrato alla mafia mi ha dato la sua disponibilità, così altri amici sparsi in Campania e fuori Campania.Un mio desiderio è quello di far conoscere il mio lavoro performativo anche fuori dal territorio campano. Ho scritto e prodotto con Terra d’Ulivi edizioni ‘New Time Poems’, poesie del tempo nuovo che sono testi poetici scritti in misura ritmica di Jazz e blues. Di rapsodie blues, insomma la musica,il ritmo e il canto credo che siano fondamentali nella mia poesia e nella poetry jazz”.
In che senso questo risvolto musicale, nel senso che gli artisti che ti accompagnano suonano e tu leggi o mi sembra di capire che ci siano anche tuoi interventi musicali.
“In tutti e due i sensi, io che leggo accompagnato ed io che suono le musiche di queste rapsodie al piano, fino ad arrivare ad una performance/concerto di una mia serata al piano, una rapsodia blues per piano solo, Blue bird in Montlee Time. Questo appena possibile”.
Molto interessante ma molto impegnativo…
“Si molto molto impegnativo, di difficile realizzazione, un lavoro enorme di ricerca e pratica musicale che mi vede impegnato da tempo. Una rapsodia blues non è di facile realizzazione, ma sono a buon puto ideativo e di esecuzione. Una musica rapsodica fatta di intermezzi canori e musicali”.
Allora auguri e buon lavoro. Ci ricordi la prossima data?
“Si grazie a te come sempre gentile e disponibile. La prossima data è per il 6 giugno prossimo a Wespace, Vico vasto a Chiaia 52, a Napoli, serata in cui presentiamo la rivista Menabò, gli autori di Terra d’ulivi e la performance mia e di Monica Marra ispirata ala mia ultima raccolta poetica ‘New Time Poems’ edita da Terra d’Ulivi, casa editrice diretta da Elio Scarciglia. Questo come spazio mio dentro la rassegna d’arte premio Giacinto Gigante”.