“Immaginaria” è giunta alla sua terza edizione. L’evento artistico curato dal collettivo Opus Continuum è organizzato in collaborazione con il Parco archeologico dei Campi Flegrei. Si terrà da sabato 25 marzo (inaugurazione alle ore 11) a domenica 21 maggio al Museo Archeologico nel Castello di Baia. Titolo di questa edizione: “Alla ricerca del ramo d’oro”.
Le mostre organizzate dal collettivo partenopeo si sono sempre distinte per le tematiche legate ai miti e alle leggende della nostra terra, dove il mito non è semplice rievocazione antiquaria, ma lente per leggere eventi e situazioni della nostra vita e del nostro tempo.
Dopo il sepolcro della Sirena Parthenope sarà affrontato un altro enigma: che cos’è il ramo d’oro, qual è la sua vera natura? “Anche su questo tema che riguarda il nostro territorio si è scritto e continua a scrivere tantissimo – scrivono gli organizzatori in un post Facebook – von quel ramo di vischio, mirto, oppure una spiga di grano come suggerì Giambattista Vico? dono da fare alla bella Proserpina, Enea discese da vivo agli inferi per scoprire il suo destino. Il mito, o per meglio dire una delle sue tante varianti, racconta che l’ingresso all’Ade sia proprio nei Campi Flegrei. Lì la Sibilla, dalla sua esecrabile dimora, affidava al vento e alle foglie i suoi responsi. Così come è stato per il mitico sepolcro della nostra Parthenope, nei secoli schiere di eruditi (ed in seguito di archeologi) hanno letteralmente setacciato l’intero territorio alla ricerca di una grotta, una cavità primordiale che potesse in qualche modo rappresentare quel passaggio agevole tra il “sopra” e “sotto”. Quante cavità artificiali nei Campi Flegrei sono state identificate come sede della Sibilla o come ingresso all’Ade? Ed ecco un esempio della potenza del mito che diviene, per alcuni, realtà! Gli artisti di Opus Continuum, come l’eroe troiano, hanno affrontato quel terribile ed affascinate viaggio. Hanno cercato tra il folto degli alberi il proprio ramo, chiave di accesso al loro personale “sottosuolo”.