Il 30 gennaio alla Sala Ostrichina a Bacoli, Dacia Maraini ha raccontato del suo ultimo libro dedicato al suo amico Pier Paolo Pasolini, intitolato ”Caro Pier Paolo”, per il centenario dalla sua nascita.
Ha intrattenuto gli ospiti con dolci e divertenti inediti sulla loro amicizia, parlando dei loro viaggi e delle contraddizioni del grande intellettuale, per far cadere quell’ombra tarocca che ha seguito lo scrittore nella sua vita facendolo passare come un uomo feroce, scomodo, predatore e inquietante.
La Maraini, con la sua opera, ci presenta un Pasolini come lui s’è mostrato a lei e agli altri più cari amici: un uomo dolce, affettuoso e mite.
Ha parlato degli amori platonici dello scrittore, per le donne, in quanto come afferma la Maraini: “l’unico oggetto d’amore femminile della vita di Pasolini fu la madre, essendo poi omosessuale”.
Ha raccontato del rapporto uterino che Pasolini aveva con la propria madre, raccontandoci su questo particolari inediti e altrettanto ha fatto nel parlare del rapporto che l’uomo aveva con il sottoproletariato, in quanto nonostante avesse tutti i beni e i privilegi, era ammaliato da quest’ultimo.
Con l’opera e con i suoi racconti ha fatto cadere il telo che ricopre ogni letterato o artista, designandoli come perfetti, o nel caso specifico di Pasolini, il contrario come: un uomo feroce nelle indignazioni o nelle ire ideologiche, in parte vere, ma solo in ambienti sociali, mai nel privato.
Un evento dolce e malinconico, come la personalità del grande Pasolini.
Un evento culturale che ha arricchito ulteriormente la città di Bacoli.
Come ha tenuto poi a specificare il sindaco Della Ragione:”l Castello Aragonese, la Piscina Mirabilis e tutte le altre bellezze del territorio le abbiamo avute in eredità, ma ciò non basta per avere una bella terra. Bisogna aggiungere bellezza, come sta avvenendo questa sera qui e per tale motivo ci saranno sicuramente altri eventi del genere per arricchire la nostra cultura e il nostro bel paese”.