La parabola che delinea il tiro della palombella, disegna l’arco di narrazione compiuto da questo meraviglioso resoconto sulla storia della pallanuoto a Napoli, ideato e scritto da un mito vivente: Pino Porzio.
Ammetto di non essere competente in materia, ma nella famigerata estate del 1992 ero in Spagna per seguire un corso di studi, e mio malgrado mi trovai in un salotto andaluso a guardare la gloriosa partita tra Spagna e Italia. Fui l’unica ad esultare per la vittoria della mia nazionale, e mai avrei pensato di conoscere uno dei giocatori di quella squadra.
Pino Porzio ha definito con eleganza, e sapienza tecnica il nuovo orizzonte della pallanuoto, determinato e caparbio ha sviluppato la capacità di guidare team in giro per il mondo per poi tornare al suo grande amore, ossia Napoli.
La bella sirena Parthenope ha oscillato la sua vistosa coda, e senza falsi pudori lo attratto a sé, perché era ora che qualcuno rivolgesse uno sguardo più attento verso questa disciplina sportiva. Così ha iniziato a nuotare accanto al grande campione, suggerendo con tono suadente i ritmi di quello che, in pochi mesi, si è trasformato in un prestigioso volumetto ricco di emozioni e avventure.
Numerose le firme che hanno contribuito al successo, come la prefazione firmata da Giovanni Malagò per passare poi a famosi giornalisti sportivi della carta stampata, fino a ricordi mai sbiaditi da parte di storici giocatori.
Napoli è il palcoscenico su cui si esibiscono i protagonisti di questa lunga storia, superando difficoltà sociali, politiche, economiche senza mai abbassare la guardia, restituendo uno scettro alla sua regina, quella sirena che appare e scompare dietro il sipario di estenuanti allenamenti, serate passate a delineare le linee di gioco, infinite giornate in cui l’acqua è la sola amica del quotidiano. Colei che ti sorregge e ti abbraccia per giungere alla conquista del tiro ideale, quello vincente, quello che assicura te e il tuo gruppo verso l’obiettivo finale.
In questo teatro a cielo aperto sono nati campioni dalla fama internazionale, uomini che hanno realizzato il sogno più bello, inventando a volte nuovi modi per giostrare con le mani la sfera e lanciarla seguendo un profilo arcuato, come l’ala di una colomba.
Quel gesto fu molto apprezzato dalla sirena, tanto da prendere in prestito dalla lingua napoletana il nome, la Palombella. E così fu storia.
Tutto ciò è stato possibile grazie all’editore Aldo Putignano, direttore della casa editrice Homo Scrivens, uomo visionario forte di un intuito fuori dal comune, testimone di una crescita nel campo della letteratura partenopea, amante delle novità e delle buone idee.