Trecento, quanti gli eroi della battaglia delle Termopili guidati da Leonida, sono le persone intervenute a “Mare Fest. Vietato Non Toccare” al Castello di Baia. La storia ci insegna che se è vero che gli eroi spartani all’urlo “terra e acqua” furono vinti dai persiani ma è altrettanto vero che aprirono grazie al loro coraggio e alla loro audacia la strada alla vittoria della Grecia che pose fine all’invasione persiana. Restano indimenticabili le parole del re Leonida al figlio: “Ricorda sempre che la vera forza di un uomo è colui che gli stato accanto. Perciò dagli rispetto e onore e li riceverai a tua volta”.
“Vietato non toccare” è stato invece l’urlo suggerito ai trecento adulti e bambini dal direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei Fabio Pagano.
Questa è stata la logica conclusione della terza edizione di “Mare Fest. Vietato non toccare” dell’ottava rassegna di Villaggio Letterario. Una settimana con attività culturali, visite vietato non toccare e laboratori curati da tiflologi, artisti, biologi marini, pescatori, subacquei, archeologi subacquei, scrittori, che hanno creato la base conoscitiva e il contesto ispiratore per la realizzazione del più importante dei laboratori, ossia quello dei libri tattili ecologici.
“Mare Fest. Vietato Non Toccare” con questa nuova edizione ha gettato un nuovo seme per una vera inclusione partendo dagli alunni dell’infanzia e fino alla primaria classe quinta.
Trecento bambini, genitori, insegnanti degli istituti Pergolesi e Marconi e collaboratori di Villaggio Letterario hanno dato vita e partecipato a una serie di laboratori, corsi, visite guidate vietato non toccare e iniziative ideate e organizzate dalla scrivente e da Leonardo Sutera Sardo, in collaborazione con Maria Concetta Cusimano e Sonia Gervasio culminate con un’esposizione, presso il Castello di Baia, di libri tattili illustrati, di materiale tiflodidattico (Tavolette braille con punteruoli, Lego braille, Rivista “Gennariello” per ipovedenti e non vedenti e così via) per educare all’alfabeto universale Braille e risvegliare i 5 sensi, per imparare a “guardare” la realtà con le mani.
Di questi libri tattili illustrati 15 resteranno in esposizione nelle sale del Museo archeologico dei Campi Flegrei accanto alle opere provenienti da Baia sommersa.
La mostra che si avvale del contributo cultura (40%) della Regione Campania, della collaborazione del Parco archeologico dei Campi Flegrei diretto da Fabio Pagano, della Biblioteca dei ciechi “Regina Margherita” onlus diretta da Pietro Piscitelli, e Lunaria A2 Onlus diretta da Sonia Gervasio, proseguirà poi con tappe nei principali musei della Campania e della Sicilia.
La mostra è a cura di Anna Russolillo, Leonardo Sutera, Maria Concetta Cusimano.
Al taglio del nastro era presente il padrone di casa direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei Fabio Pagano che ha consegnato personalmente le oltre 130 coppe ai bambini, ai docenti e ai collaboratori di Mare Fest.
Erano presenti gli organizzatori Anna Russolillo, Sonia Gervasio, Leonardo Sutera Sardo, Maria Concetta Cusimano, il responsabile dei servizi educativi del Parco archeologico Filippo Russo, le dirigentidella Marconi e della Pergolesi Giovanna Battista Costigliola e Francesca Cipolletta, le docenti dell’infanzia sezione A, della primaria e della IV A della Marconi Giuseppina Cipolletta, Maria D’Alterio, Giovanna Di Francia, Antonietta Ianniello Donatella Lubrano Lavadera, Norma Manferino, Virginia Monaco, Katia Vacca, e la coordinatrice docenti della IV Montenuovo e dalla V B dell’Istituto Pergolesi Mariarosaria Russo.
Per Lidia Tusa, madrina della manifestazione: «Trovo che sia geniale mettere insieme cose tante diverse, che solo in apparenza non hanno niente in comune l’una con l’altra. Mare Fest riesce a coniugare pedagogia, archeologia e cultura a beneficio dei bambini di oggi che, non dimentichiamolo, saranno donne e uomini di domani».
Per il tiflologo della Biblioteca Ciechi Regina Margherita Onlus Leonardo Sutera Sardo «Una rassegna, quella di Mare Fest. Vietato non Toccare, che mette al centro i bambini per educarli ai valori dell’inclusione, della solidarietà e della condivisione attraverso l’arte, la conoscenza e la sperimentazione di codici di scrittura e di lettura quale il Braille!
90 bambini dell’infanzia e della primaria delle scuole flegree hanno conosciuto meglio le bellezze archeologiche del loro territorio, la ricchezza e il delicato equilibrio del loro mare, hanno imparato a conoscere meglio i loro compagni non vedenti imparando il codice di scrittura e lettura Braille e sperimentando anche la possibilità di realizzare libri tattili ecologici dedicati al mare per lanciare il messaggio profondo dell’accessibilità all’arte mediante il tatto!».
Per la tiflologa della Federazione Nazionale Prociechi onlus Maria Concetta Cusimano ribadisce che «il prestigioso progetto che, anche quest’anno, ci ha visti impegnati nel proposito di portare nella realtà scolastica il concetto di inclusione sociale e integrazione scolastica dei bambini non vedenti ed ipovedenti. Mare Fest, difatti, ha portato a scuola il braille per far comprendere l’importanza dell’accessibilità alla lettura e all’arte. La manifestazione ci ha dato l’onore di lavorare con dei bambini bravissimi e sensibili alla disabilità visiva che hanno compreso l’utilità del codice braille a partire dalla primaria, i bambini hanno imparato alcune lettere e hanno realizzato dei libri tattili con tema il mare e l’archeologia marina. Tutti noi, ideatori, operatori e insegnanti abbiamo partecipato attivamente e fattivamente guidando i bambini nella realizzazione delle loro “opere”. Questa terra, così accogliente e ricca di storia, non si è smentita per bellezza dei luoghi e delle persone».
Per la scrivente ideatrice di “Mare Fest Vietato Non Toccare”: «Con Mare Fest creiamo occasioni d’incontro, scambio, conoscenza, condivisione a partire dai bambini per la costruzione di relazioni positive. Promoviamo occasioni di inclusione sociale, di inclusione sociale inversa, di cultura del mare, di diritto alla lettura e all’accessibilità ai beni museali, e di sensibilizzazione attraverso la costruzione di reti che coinvolgano scuole, enti, istituzioni, associazioni, cittadini».
Ci piace qui ricordare le dichiarazioni del Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) dott. Mario Barbuto: «Plaudo a questa bella iniziativa che attraverso la scoperta dell’ambiente del mare incoraggia nei bambini il desiderio di conoscenza. Le creature del mare insegnano ai bambini la diversità degli ambienti e dei contesti e stimolano in loro un’apertura mentale straordinaria nella vita quotidiana per comprendere, accogliere, abbracciare l’altro» e della Vicepresidente UICI Linda Legname : «Un progetto straordinario che permette ai bambini di contaminarsi e arricchirsi delle loro specifiche differenze. Una piccola palestra “educativa” colma di scambi, emozioni, conoscenza. La forza del voler fare dei bambini non conosce barriere… distanti ma insieme!». (Corriere dei ciechi n. 11 del 2020)
La rassegna “Mare Fest. Vietato Non Toccare” gode del contributo della Regione Campania (40%) per iniziative culturali anno 2022 (D.dir. n. 649/2022), ha la collaborazione del Parco Archeologico sommerso di Baia (MiC), dell’Istituto Cs. Pergolesi di Pozzuoli, dell’Istituto Marconi di Pozzuoli, della Biblioteca italiana Ciechi “Regina Margherita” onlus, di Lunaria A2 Onlus e il patrocinio della Regione Siciliana, della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana, del Consiglio Regionale della Campania, della Diocesi di Pozzuoli, del Comune di Pozzuoli, della Stamperia Braille di Catania, del Gruppo archeologico dei Campi Flegrei, della Rotta di Enea, di Dialogos e del Centro sub Campi Flegrei.
L’evento è stato trasmesso su rai due in tutto il bello che c’è: «Si andrà poi al Museo Archeologico di Baia dove si è tenuto il “Mare Fest. Vietato Non Toccare”, un progetto che permette a bambini vedenti, ipovedenti e non vedenti di entrare anche fisicamente in contatto con l’arte. Un’iniziativa messa in opera dall’architetto Anna Russolillo e pensata e voluta dallo scomparso archeologo e assessore ai Beni culturali per la Regione Siciliana Sebastiano Tusa.
Ci si occuperà infine di sviluppo sostenibile: il fico d’india può essere inserito, infatti, in un percorso di economia circolare, eliminando il problema di gestione dello scarto e creando nuove possibilità di guadagno per i coltivatori»