Domenica 24 luglio, alle 21.15, alle Terme – Stufe di Nerone (Bacoli-NA), ultimo appuntamento dell’XI edizione di TEATROallaDERIVA (il teatro sulla zattera), ideata da Ernesto Colutta e Giovanni Meola, che ne firma la direzione artistica per il decimo anno. La zattera ospiterà il debutto di “Fattocchiarìe”, adattato, diretto e interpretato da Marco Sgamato e prodotto da Componium Teatro.
Fattocchiarìe, mix di monologhi adattati da autori vari, affronta l’ancestrale tematica del rapporto sacro-profano, tra demoni, stregonerie e religiosità dal Medioevo ad oggi. Fin dove ci si può spingere oltre i limiti imposti da Dio? Il tutto in salsa fortemente grottesca, cinica, paradossale, tra lacrime e risate, prendendosi gioco di moralità comune, luoghi comuni sull’omosessualità ed aspirazione alla trascendenza.
Ormai appuntamento fisso del territorio flegreo, l’unicità della rassegna consiste nel far esibire gli artisti su una zattera galleggiante sull’acqua, costruita appositamente e posizionata all’interno del laghetto circolare delle Stufe di Nerone.
Zattera sulla quale sono stati ospitati, nel nostro primo decennio di vita, tante compagnie ed artisti accolti da un pubblico appassionato, assai curioso e sempre più numeroso, pronto a sorprendersi e lasciarsi catturare dall’abbinamento di tutti gli elementi che rendono del tutto originale questa location.
«Comincia il secondo decennio di vita della nostra zattera e di ‘Teatro alla Deriva’. Una cosa enorme, a pensarla e dirla ad alta voce, e assolutamente non scontata se si riflette sulla natura della rassegna e sulla sua particolarità ed unicità. La famiglia Colutta, che gestisce le Terme-Stufe di Nerone, che ospita la manifestazione dal 2012, ha fortemente voluto dare continuità a questo progetto che è riuscito a non fermarsi mai, nemmeno nel 2020, l’anno dell’avvento del covid. Dopo i primi tre lavori, premiati da altrettanti sold out, una drammaturgia contemporanea (‘Cazzimma&Arraggia’) che, con toni favolistici, racconta dell’arrivo di Maradona a Napoli, una libera interpretazione da Pinter (‘L’Urlo di Jimmy’) che penetra nel girone dantesco della violenza strisciante del potere, e una bilanciata messinscena molieriana (‘Don Giovanni’) tra dramma e farsa, eccoci all’ultimo atto del cartellone di quest’anno. La rassegna chiuderà con ‘Fattocchiarìe’, one-man-show a firma di Marco Sgamato, talentuosissimo attore flegreo, che, tra lacrime e risate, e alternando ironia, autoironia, grottesco e invettiva, attraverserà secoli e filosofie per affrontare il rapporto tra sacro e profano, prendendosi gioco di moralità, luoghi comuni e aspirazioni alla trascendenza. Come sempre, lo sforzo è stato quello di offrire un cartellone vario e aperto a più istanze e forme, ma sempre con l’attenzione, da parte mia, di invitare attori di spessore ed indubbia energia». Giovanni Meola