Nasceva oltre cent’anni fa sotto il segno della negazione e della discordia.
Era il 1916 e il movimento artistico letterario Dadaista o Dada esprimeva il suo dissenso sull’assurdità della prima guerra mondiale con il suo carico “di vittime inutili quanto tragiche”. Il non senso della guerra generò allora il ribellismo dada che rifiutando la tradizione accettava come regola estetica solo la casualità.
È il caso che riuscì a dirimere gli esiti letterari e artistici che si producevano. Mentre si assumeva come guida ideale il poeta Ducasse, conte di Lautréamont, di cui si cita il celebre aforisma ”bello come l’incontro fortuito su un tavolo operatorio, di una macchina da cucire e di un parpioggia”.
La poetica dadaista con il suo spirito ribelle e anarchico si è trasformata ma da allora non si è mai esaurita.
È proprio questo spirito dal sapore dadaista che troveremo a Bacoli nelle opere e nella performance degli artisti Alfonso Caccavale, Raimondo Del Prete e Franco Santini.
Nel magico scenario della Casina borbonica sarà ospitata dal 7 al 10 luglio la Mostra “Trilogia di Non Artisti” curata da Antonio Ciraci con Alessandra Maisto.
Il duo Del Prete-Santini per l’occasione si fa trio, con l’aggiunta dell’artista partenopeo Alfonso Caccavale, oltre ad opere visive, proporrà al pubblico del vernissage, una performance dal sapore dadaista “Ma la Non-Arte No”, già sperimentata in giro per l’Italia, ma, qui, ispirata alle atmosfere liquide del luogo ospitante.
La mostra ha il patrocinio morale del Comune di Bacoli.
Orario
Sarà visitabile da giovedì 7 fino al sabato dalle ore 17.00 alle 20.00 e la domenica del finissage, dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 20.00.