“Le notizie che giungono dall’Ospedale Cardarelli di Napoli, il più grande del Sud Italia, sono gravissime. Due anni di pandemia sono serviti ad arricchire la propaganda della politica del Presidente della Regione De Luca, a cui compete la materia della sanità, ma non sono serviti, nonostante il fiume di denaro pubblico, a migliorare lo stato di salute della sanità campana, in termini di strutture, mezzi, strumenti e personale. Vittime utenti e personale. ” lo afferma in una nota Luigi de Magistris “Nonostante la fine dell’emergenza pandemica da mesi i pronto soccorso dell’area metropolitana di Napoli sono in continuo affanno e incapaci di prestare in maniera adeguata le cure di vitale importanza per migliaia di persone. La situazione del pronto soccorso del Cardarelli è fuori controllo e gli operatori denunciano l’impossibilità di “prestare cure dignitose”, perché in poco tempo si è passati da 46 operatori a 25. ” prosegue l’ex Sindaco di Napoli” Siamo a rischio chiusura quando tutti i pronto soccorso dell’area metropolitana di Napoli sono in affanno. Il Cardarelli è l’ospedale che più di tutti accoglie i pazienti, pur sapendo di dover affrontare incredibili ostacoli, mai nessun cittadino viene respinto nella consapevolezza che il resto della rete ospedaliera o è smantellata o è impossibilitata ad assicurare cure di emergenza adeguate. Sono vicino agli operatori sanitari e al difficile e duro lavoro che fanno tra mille difficoltà.” continua de Magistris”La Regione Campania ha fallito miseramente sulla sanità ed il governo nazionale non può far finta di niente solo per non disturbare il manovratore politico e per non ostacolare il processo di privatizzazione dei servizi sanitari messo in campo dalla Regione Campania. Ma il Governo purtroppo è distratto, aumenta i soldi per le armi e li toglie alla sanità e alla scuola. Chi paga e chi muore sono le persone. Le cittadine e i cittadini pagano sulla propria pelle sia la politica di De Luca, buono solo a rafforzare i suoi interessi politici, sia la politica del governo Draghi che punta a smantellare ancora di più i servizi pubblici.” conclude de Magistris