Sabato 30 aprile al palazzo Migliaresi a Pozzuoli si è avuta la manifestazione per conferire il premio Dicearchia 2022. Quest’anno è stato insignito il professore emerito di Geofisica e Vulcanologia della Università Federico II Giuseppe Luongo, già direttore dell’Osservatorio Vesuviano durante la crisi del bradisismo dell’82-84, quando ne ha sapientemente e coscienziosamente coordinato le attività.
Il premio è un’opera del maestro puteolano Antonio Isabettini.. Erano presenti l’avvocato Giovanna Di Francia e il professor Ciro Di Francia che ne hanno dato vita alla memoria di Lia Di Francia “rispettivamente sorella e figlia”.
Quest’anno il premio Dicearchia è giunto alla nona edizione. Si è voluto celebrare Giuseppe Luongo per la lunga carriera come docente, ricercatore ed esperto del bradisismo flegreo e suoi fenomeni connessi.
Il moderatore, professor Manolo Sardi, ha evidenziato come Luongo si interessa da sessanta anni alla vulcanologia dei Campi Flegrei avendo apportato nel tempo un grosso contributo sia nella ricerca scientifica che negli aspetti della prevenzione.
Egli ha sottolineato come il bradisismo negli ultimi 50 anni abbia attraversato tre crisi differenti dal punto di vista sismico: nel 70 la sismicità è stata quasi nulla, è stata invece significativa nell’82-84, mentre nella fase in atto si è avuto un suo incremento a partire dal Gennaio di quest’anno.
Luongo ha evidenziato come sia necessario un approccio quantitativo rispetto alla fase in atto, ha sottolineato come ancora non sia possibile prevedere i terremoti, invece la scienza può dare risposte nella previsione delle eruzioni vulcaniche. Nei Campi Flegrei si possono avere eruzioni di modesta entità con lo sviluppo di nuovi duomi lavici sia pur essi abbastanza rari, ma anche fenomeni esplosivi ben più importanti. Il Prof ritiene che in una eventuale futura evacuazione si debba prevedere il deflusso della popolazione verso nord senza rischiare di intasare pericolosamente l’area del centro partenopeo.