Adone, il dio della bellezza e della rinascita verrà ricordato dal 26 gennaio al 25 aprile al Museo Archeologico Nazionale di Napoli nella mostra “E Adone non lo sa…”di Gaetano Di Riso.
Ben dodici le tele dell’artista in esposizione ispirate all’opera “Adone di Capua” del II sec. d.C. proveniente dall’Anfiteatro di Capua appartenente alle Collezioni del MANN.
Nell’iconografia antica, il bel giovane, amato da Venere, rappresenta lo spirito della primavera e partendo da ciò l’artista applica il linguaggio dell’arte contemporanea.
L’opera dalla prossima estate sarà inserita nel nuovo allestimento della sezione Campania Romana del Museo.
“Ho cominciato a lavorare sulla statua portandola simbolicamente in giro intorno ai luoghi dell’arte, è stato come documentarmi e dimostrare la mia interpretazione dei fatti. Eravamo io e Adone, viaggiatori sulla terra. Abbiamo volato su paesaggi, ponti, case, abbiamo conosciuto gli elementi, creando nuove configurazioni“, commenta Gaetano Di Riso.
Nella mostra, patrocinata dalla Fondazione Banco di Napoli e sponsorizzata dalla Fondazione Plart, accanto alle dodici tele sarà allestita un’installazione lignea intarsiata dal titolo “Dodici facce” che riproduce le suggestioni tratte dalla figura scultorea.
L’artista
«Gaetano Di Riso (Lettere, 1949) ha partecipato a diverse rassegne artistiche, in Italia e all’estero: “Misure uniche – Aspects de la peinture italienne contemporaine” (Lyon, Lisbona, Bruxelles, Grenoble); “Il progetto dell’Essenza”, che parte dal Museo Sursoch di Beirut e si conclude nel 1998 ad Ankara; “Linee dell’arte Italiana degli Anni Novanta” (Serbia, Romania, Croazia); “Noi”, Istituto Francese di Napoli, Città Del Vaticano, Morconi (BN); “Lo sguardo delle muse” (Parabita/Lecce) e “Farmacopea” (Napoli). Ha presentato sue opere in diverse personali, tra cui “Del cielo e della terra” (1994) presso l’Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli e “Cavalli” (2005) presso il Palazzo Reale di Napoli».