Nasce il comitato promotore AMeS, con l’obiettivo di promuovere incontri e progetti di sviluppo che mirano a valorizzare il patrimonio agrozootecnico, naturale e culturale delle aree dell’Alto e Medio Sele. L’area geografica interessata si estende sui bacini dei fiumi Sele e Tanagro, nella parte nord-orientale della provincia. Tra i Monti Picentini e l’Appennino lucano, di cui fanno parte i seguenti Comuni: Campagna, Castelnuovo di Conza, Colliano, Contursi Terme, Laviano, Oliveto Citra, Santomenna e Valva.
Gli obiettivi del Comitato comprendono anche la rinascita delle filiere produttive locali e la promozione di nuove filiere (per favorire l’accesso al “mercato”), il miglioramento della quantità e della qualità dei servizi di impresa, istruzione, salute e mobilità e l’elaborazione e gestione di contenuti veicolati anche attraverso i social network.
I primi a firmare il patto dell’Alto e Medio Sele sono stati Gerardo Venutolo, Sindaco di Santomenna e Assessore all’Agricoltura Comunità Montana; Giovanni Cifrodelli Consigliere Comunale di Laviano e allevatore; Luciano Piserchia, Consigliere Comunale di Laviano, delegato alla Comunità Montana, Imprenditore agricolo; Fabio Falcone, Allevatore e trasformatore; Giulio D’elia, Consigliere Comunale di Castelnuovo Di Conza; Daniele Picarella, Esperto del territorio; Daniele Coglianese, Imprenditore; Raffaele Palmieri, Vicesindaco di Oliveto Citra e responsabile Caf agricolo; Gerardo De Cillis, Consigliere Comunale di Castelnuovo di Conza e apicoltore.
“Valorizzare concretamente questi territori è un modo per dare il proprio contributo al sostegno dell’economia locale – dichiara Venutolo – un gesto importante per contrastare l’abbandono e l’impoverimento di questi Comuni. Le aree considerate marginali possono rientrare in gioco agganciandosi alle nuove politiche regionali che si stanno mettendo in campo”.
“Borghi e territori, insieme alle grandi aree metropolitane – afferma De Cillis – saranno il motore del nuovo sviluppo, purché si contrasti lo spopolamento e s’inneschi un reale controesodo. È un atto di fiducia nel futuro e lo sarà ancora di più nella misura in cui diventerà occasione di promozione della biodiversità, della cura dell’ambiente e di sostegno verso le future generazioni, elemento imprescindibile di una società che ambisce a diventare più green”.
Possono aderire al Comitato tutte le persone giuridiche pubbliche e private, gli enti italiani o stranieri che operano in Italia, direttamente o indirettamente, e le singole persone fisiche in rappresentanza di associazioni o gruppi informali di azione civica in ambiti vicini alle finalità istituzionali del Comitato.