Dopo due anni di attesa, dal 12 settembre è finalmente disponibile la IV antologia dedicata ai Nanoracconti, le microstorie scritte utilizzando non più di 250 caratteri, spazi inclusi e titolo escluso, con un inizio, uno sviluppo e un finale.
Un progetto editoriale nato nel 2014 che ha alternato la pubblicazione delle prime due antologie (2015 e 2017) con l’editore Homo Scrivens e successivamente (2019 e 2021) con Opera Indomita, progetto di scrittura creativa gratuito, senza scopo di lucro e aperto a tutti, attivo sui social.
“C’era una volta – Nanoracconti in 250 battute, spazi inclusi, titolo escluso” raccoglie centoundici storie scritte da novantasei autori, italiani ed esteri, che hanno partecipato alle ultime due edizioni del Premio Artistico Letterario Internazionale Scriptura di Anna Bruno.
La distribuzione del libro avviene in modo esclusivo su Amazon in modo da abbattere tutti i costi di distribuzione e poter offrire la pubblicazione ad un prezzo minimo di € 3,50 (Link per l’acquisto: https://www.amazon.it/dp/B09FS2YGRT). Particolare da non sottovalutare, visto il costo della vita.
Per capire fino in fondo cos’è un Nanoracconto, ci affidiamo alle parole di Anna Bruno:
“Ci si perde nell’ampiezza di un sospiro e nella profondità di un’esclamazione che fa da culla al compiersi di un sentimento; si viene investiti dalla profonda emozione del tempo di sosta a quei due punti che ti dicono “aspetta, c’è ancora qualcosa che devi sapere”; ti penetra l’intensa forza della fecondità del seme lasciato cadere nella zolla intrisa dell’inchiostro che nutre le parole.
Un Nanoracconto è un microcosmo del quale sei invitato a essere l’artefice o a entrare per scoprire la materia, analizzare l’aria che vi si respira e conoscere le creature che lo popolano.
“Andare per Nanoracconti” apre le porte all’avventura, come “andare per funghi”: trovi i funghi, ma nel bosco puoi incontrare di tutto e a volte un temporale è in agguato.”
La copertina è stata curata da Emily Hunter; revisione del testo Simona Verniti; prefazione Anna Bruno.