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Al MANN domani si presenta “Nero Saraceno” il thriller storico di Alessandro Luciano

Un affresco e un’avventura avvincenti all’epoca del sacco arabo di S. Vincenzo al Volturno: l’appuntamento è domani alle 19.30, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.


Un thriller nel segno della Storia, del Medioevo e dell’avventura.

Domani 30 settembre, alle 19.30, nella Sala conferenze del Museo Archeologico Nazionale – Mann (in Piazza Museo n. 19) di Napoli, si presenta il romanzo “Nero saraceno” di Alessandro Luciano, Marlin editore, archeologo e scrittore, già autore del romanzo storico “Gli ultimi giorni del comandante Plinio”, III edizione, sempre per Marlin.

Dopo i saluti del direttore del MANN Paolo Giulierini, interviene Ilena Pizzella, storica dell’arte, e modera l’archeoblogger Giuseppe Di Leva in un confronto con Alessandro Luciano.

Sono previste le rievocazioni storiche di Sonia Benedetto e Angela Del Core. Il costume altomedievale, in linea con le atmosfere del romanzo, è della Sartoria Sonsoles.

Prenotazione obbligatoria a ufficiostampa@marlineditore.it . Durante la presentazione
verrà ricordata la figura dell’editore Tommaso Avagliano (8 settembre 1940-21 settembre 2021).


Il romanzo
Un’abbazia alle sorgenti del Volturno. Un vescovo senza scrupoli. Un’orda saracena assetata di sangue.

Con un ritmo serrato e avvincente, l’autore fa rivivere al lettore una vicenda realmente accaduta, il sacco arabo di S. Vincenzo al Volturno dell’881, facendogli respirare la spiritualità della vita monastica ma anche il clima di tensione che attanagliava l’Italia centro-meridionale nel IX secolo. Il romanzo s’intitola “Nero saraceno”, ed è pubblicato da Marlin editore, la casa editrice di Tommaso e Sante Avagliano. La rigorosa ambientazione si colloca tra il Molise e la Campania: tra l’abbazia, situata nei Comuni di Castel San Vincenzo e di Rocchetta, in provincia di Isernia, e il fiume
Volturno che attraversa la provincia di Caserta, sfociando nel Mar Tirreno.
«L’abbazia di S. Vincenzo al Volturno è nota come la Pompei dell’alto Medioevo ed è al centro di questo mio romanzo.

Il racconto prende le mosse da Napoli, capitale del ducato bizantino,
laddove intrighi e complotti politici costituiscono il presupposto alla terribile incursione araba. In questo
clima di tensione s’inserisce l’azione del monaco Bernardo, pellegrino in Terra Santa, il quale, nell’estremo
tentativo di prestare soccorso all’abbazia e alla cristianità tutta, dalla Palestina s’avventura in una
pericolosa corsa contro il tempo. Avventura che lo porterà a un lungo viaggio nel Mediterraneo», spiega
l’archeologo/scrittore.
Le rivelazioni di Bernardo sconvolgono la comunità monastica, proiettandola nell’instabile scacchiere
politico dell’epoca, dominato dai conflitti tra Carolingi, Longobardi, Bizantini e Saraceni. Intanto l’abate
Maione e il suo fedele Cuniperto, impegnati a ricercare alleanze e ad approntare le difese, sono ignari che i
Saraceni, accampati alle porte di Napoli, possano contare su un complice potente. Dopo morti misteriose e
azioni di spionaggio, nell’anno Domini 881, lo scontro armato, violento e sanguinario, s’abbatte
sull’abbazia.

La Storia e lo spirito d’avventura, la cura storiografica e il piacere della lettura si combinano in una scrittura
che appassiona e coinvolge. Una scrittura che spinge a riflettere sui meccanismi universali che inducono gli
uomini di ogni tempo a darsi battaglia e a lasciare morti e macerie in “guerre di civiltà” sanguinarie.

L’autore
Alessandro Luciano vive a Volla, vicino Napoli. È autore del romanzo storico “Gli ultimi giorni del comandante Plinio” (Marlin editore, III edizione), oltre che di articoli e libri scientifici relativi all’Archeologia,
come “Iuxta flumen Vulturnum” (curato assieme al professore Federico Marazzi, 2015), resoconto dei recenti scavi archeologici all’abbazia di S. Vincenzo, che lui stesso ha coordinato sul campo per circa dieci anni. Lavora al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e ha conseguito la laurea in Conservazione dei Beni Culturali, il diploma di specializzazione in Archeologia e il dottorato di ricerca in Scienze dell’Antichità. È Ufficiale della Riserva Selezionata dell’Arma dei Carabinieri (Nucleo Tutela Patrimonio Culturale).

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Anna Russolillo
Napoletana, architetto specializzata in restauro dei monumenti alla Federico II di Napoli. Giornalista, collabora con il quotidiano “Il Roma”. Archeo e Archeologia Viva. Consulente della Regione Siciliana, Parco Archeologico di Himera, Solunto e Iato. Già consulente della Regione Campania, della Soprintendenza Architettonica di Napoli e della Diocesi di Pozzuoli. Ha master e attestati in archeologia e in archeologia subacquea. Già docente di scavo archeologico, rilievo archeologico e aerofotogrammetria. Subacquea con all’attivo numerosi master in archeologia subacquea. E’ fondatore e presidente dell' associazione Villaggio Letterario. Da sempre coinvolta per studio, per lavoro e per passione nel mondo del turismo, dell'arte e dell’archeologia, ama ideare, organizzare, coordinare e realizzare progetti ed eventi culturali, sociali, scientifici e turistici. La Campania e la Sicilia sono le sue due patrie. Questi i suoi siti: www.annarussolillo.it - www.villaggioletterario.it - www.marefest.it - www.trofeomaiorca.it - www.librofest.it - www.roccocoofest.it - www.nolimitswinediving.it
http://www.annarussolillo.it

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